VOLLA. Al Comune di Volla da due giorni sono tutti a piedi o quasi: ai vigili urbani è rimasta solo una Panda e se la devono spartire in 15, comandante compreso. Anche quelli dell’Ufficio tecnico sono appiedati, seguiti dalla Protezione civile e Servizi sociali. Senza auto anche i messi notificatori. Tutti a piedi perché i mezzi dell’amministrazione comunale sono sottoposti a fermo amministrativo.
La mannaia è arrivata qualche giorno fa a seguito del mancato pagamento delle cartelle esattoriali da parte del Comune al Consorzio di Bonifica delle paludi di Napoli e Volla. Un debito di vecchia data che è cresciuto fino ad arrivare alla quota attuale di oltre 40mila euro. Così la Ge.fi.l, società di riscossione cediti per conto terzi, ha iscritto i veicoli dell’amministrazione comunale a fermo amministrativo.
Il danno maggiore al comando vigili: hanno lasciato libera circolazione solo a una Fiat Panda, probabilmente perché di vecchia immatricolazione. La mattina gli agenti devono correre per accaparrarsela per primi. Un preavviso di iscrizione a fermo, se l’Ente debitore (Comune) non avesse provveduto al pagamento, era arrivato ad aprile scorso ma il Comune ha fatto orecchie da mercante e così dopo diversi mesi è giunto il provvedimento definitivo di fermo. Ora bisognerà pagare per far ripartire le auto.
Il primo cittadino, Angelo Guadagno, è su tutte le furie per il provvedimento adottato dal concessionario della riscossione: “Siamo in ritardo con il pagamento – dice Guadagno – ma va detto che il debito origina da diversi anni prima del nostro insediamento avvenuto nel 2012. Non è stato mai pagato”, sbotta il sindaco, intanto ha dato mandato all’ufficio Ragioneria di provvedere a liquidare la somma. Mastica amaro il primo cittadino che proprio l’altra mattina è dovuto correre, si fa dire, in Provincia, per un problema urgente. L’auto di servizio è sotto chiave e bisogna mettere mano alla propria auto in casi di necessità.
Più arrabbiato è il comandante della polizia municipale, il maggiore Giuseppe Formisano che al preavviso di aprile, scrisse immediatamente agli uffici dell’amministrazione comunale per sollecitare il pagamento. Oggi è più “nero” del sindaco e ha già provveduto a diffidare la Ge.fi.l di revocare il fermo amministrativo, che ha coinvolto la maggior parte dei mezzi utilizzati dai caschi bianchi. “Svolgiamo compiti di polizia giudiziaria e abbiamo urgente bisogno delle auto – scrive Formisano – se il fermo non verrà revocato mi vedrò costretto a informare la Procura per mancato espletamento dei compiti giudiziari e la Prefettura per mancata vigilanza sul territorio”.
Il parco auto sottoposto a fermo comprende tre auto e tre scooter dei vigili, lauto dell’Ufficio tecnico, dei Servizi sociali, inoltre, l’auto in uso alla Protezione civile e diverse altre.
Un vuoto cronico delle casse comunali, negligenza, insomma una gaffe che non ha lasciato muti i consiglieri dell’opposizione che, saputa la notizia, l’hanno sparsa ai quattro venti. Anzi, fan dei social network, Facebook su tutti, l’hanno cliccata a più non posso, con i commenti in calce, ovvio.
Andrea Viscovo, esponente di Noi Sud, l’ha postata sul proprio blog: “Al Comune di Volla si è giunti alla frutta. L’Ente non ha pagato le tasse e il concessionario ha sottoposto a fermo amministrativo almeno 8 veicoli. Un’amministrazione comunale dovrebbe essere di esempio per i cittadini, a partire dal pagamento delle tasse. E invece – spiega – non hanno fatto nulla nonostante il preavviso di fermo fosse stato mandato lo scorso aprile, e, il comandante della municipale li avesse già all’epoca sollecitati al pagamento sottolineando che si tratta di mezzi indispensabili. Infine – conclude Viscovo – volevano tacitare il tutto: ho chiesto di visionare gli atti e mi hanno detto di aspettare 30 giorni”.
di Patrizia Panico da Il Mattino area sud – costiera
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