VOLLA. Sono decisamente migliorate le condizioni cliniche della piccola alunna di 9 anni, dell’Istituto Falcone, colpita da meningite nei giorni scorsi.
“Mancano i risultati definitivi degli esami batteriologici – precisa il professore Francesco Faella, direttore responsabile del reparto I Divisione dipartimento Emergenze e Urgenze infettivologiche dell’ospedale Cotugno – che ci diranno se si tratta di una meningite di tipo infettivo (ovvero da meningococco), ma possiamo sicuramente dirci più ottimisti per le condizioni di salute della paziente che sta rispondendo bene alle cure”.
Il tono del professore Faella è dunque sereno sul caso di meningite della bambina di Volla, sebbene, precisa, che fino al responso degli esami microbiologici “Resta la prognosi riservata”.
Si è trattata di una forma di meningite abbastanza aggressiva ma va chiarito che il caso specifico “Non rappresenta assolutamente un caso eccezionale – spiega Faella – anzi, aggiunge – non c’è nessun motivo di allarmarsi, questi casi di meningite si verificano con i cambi di temperatura. In Italia il numero di questo tipo di meningite è, tra l’altro, il più basso d’Europa. Del resto – conclude – le linee guida del Servizio sanitario in questi casi non prevedono chiusura ma un’accurata igiene e una profilassi antibiotica”. Si tira finalmente un sospiro di sollievo dopo l’ultimo bollettino medico della bambina giunto in tarda mattinata dall’ospedale: le notizie positive sul suo stato di salute hanno rassicurato non solo la mamma e il papà della piccola ammalata ma anche i medici che dallo scorso martedì sera l’hanno avuta in cura presso il reparto malattie infettive.
Tutt’altra aria tira, invece, a Volla, dove risiede e frequenta la scuola la paziente: da quando si è diffusa la notizia del caso di meningite al plesso di via Manzoni, dell’istituto comprensivo “G. Falcone”, è scoppiato un vero e proprio allarme. La paura del contagio da parte dei genitori degli altri alunni è stata altissima ed è tutt’ora inarrestabile. E oggi, a distanza di quattro giorni, ancora non si placa il timore di un eventuale contagio. L’Unità operativa di prevenzione collettiva (Uopc), del distretto locale 50, è da giorni presa d’assalto dai genitori che si recano alla struttura per avere ulteriori chiarimenti.
Dopo la chiusura ad horas ordinata mercoledì mattina dal sindaco Angelo Guadagno, del solo plesso di via Manzoni (la scuola elementare frequentata dalla bambina colpita da meningite), si è estesa a catena la richiesta di chiusura delle altre scuole. Non solo i genitori ma tutti i dirigenti scolastici di Volla, hanno manifestato la volontà di chiudere i rispettivi istituti al fine di una disinfezione degli ambienti scolastici. Così il sindaco con una procedura d’urgenza ha indetto una gara di appalto per la “disinfezione interna e disinfestazione esterna” di tutte le scuole del territorio di Volla. Scuole chiuse di ogni ordine e grado fino a lunedì, si torna in classe martedì prossimo.
Non vi era altra scelta per Guadagno che capitolare in tal senso: era chiaro che il vero allarme oramai fosse il timore del contagio. La Asl territoriale, Napoli 3 sud, dopo la diagnosi della bambina comunicata dal Cotugno, ha avviato il protocollo previsto, che non prevede la chiusura dei locali ma “utile l’areazione delle aule e un’attenta pulizia con detergenti comuni”.
E’ scattata, allo stesso tempo, anche la profilassi medica antibiotica per tutti coloro sono stati a contatto con la bambina ammalata di meningite nei giorni precedenti la manifestazione della febbre. Anche il parroco don Federico, della parrocchia dell’Immacolata e San Michele è stato avvisato del caso della bambina poiché la piccola frequenta il catechismo presso la parrocchia.
Fonte Patrizia Panico de Il Mattino area sud-costiera
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