VOLLA. Scia di rapine nel Napoletano. Ancora una rapina, ancora terrore, ancora una pistola puntata in faccia in un supermercato. L’altra sera al Conad, poco prima della chiusura. “Bisogna zittire quelle pistole”, ha tuonato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, appena due giorni fa nel corso di un importante summit partenopeo con i vertici della sicurezza.
Zittirle per fermare la lunga scia di sangue. Ma anche per fermare quelle mani, ormai sempre di più giovane età che le impugnano, anche solo per commettere una rapina, che non accennano a diminuire. Anzi. Continuano le estorsioni nel Napoletano: tre solo negli ultimi week end, dove bande di balordi armati hanno rapinato – tra Marigliano e Casalnuovo – tre commercianti. L’ultima, infine, in ordine di tempo l’altra sera a Volla. E sarebbe la quarta. Una scia di territori uno dietro l’altro. Comune denominatore la microcriminalità.
Come a dire l’impresa del sistema malavitoso non si ferma. Ieri sera, dunque, l’ennesima rapina a in un supermercato di Volla. Nel mirino dei delinquenti il “Conad”, in viale Vesuvio. Erano in due, come vuole la prassi del “sistema”: uno ha atteso all’esterno con il motore sempre acceso e pronto a scattare. Il complice, quello armato, è entrato dentro l’esercizio commerciale, si è diretto dritto alla cassa – tenendo lo sguardo fisso senza alzare il viso alle telecamere. Si è girato intorno e poi ha estratto la pistola e l’ha “conficcata” dritta in faccia alla cassiera. “Mi devi dare i soldi”, ha detto freddo il ragazzo col volto incappucciato e con uno scaldacollo che gli nascondeva il mento. La donna ha prima alzato le mani, poi, tremante, le ha abbassate per ubbidire al comando del rapinatore. Gli ha aperto la cassa e gli ha dato tutti i soldi – l’incasso di mezza giornata di vendite. Intanto nel supermercato è calato il gelo: nessuno tra dipendenti e clienti ha osato muoversi. Il terrore di restare uccisi per nulla ha attraversato la mente di ognuno. Il rapinatore ha preso l’incasso ed è andato verso l’uscita senza correre, con la certezza che nessuno avrebbe osato fermarlo. E’ montato in sella allo scooter, nel frattempo tenuto acceso dall’amico e insieme si sono dileguati. Uno di loro ha lanciato un urlo a mo’ di vittoria. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione che immediatamente hanno avviato le indagini. Partendo dalla richiesta dei filmati del sistema di videosorveglianza e ascoltando alcune testimonianze.
A Casalnuovo e a Marigliano? In questo’ultimo Comune i colpi messi a segno in due negozi di abbigliamento si sono registrati uno alle 19 sul Corso Vittorio Emanuele e il secondo, sul Corso Umberto, alle 19.10 circa, in due su una vespa Piaggio di colore scuro. Stesso, identico modus operandi: in due su uno scooter e uno di loro armato. A Casalnuovo si è poi ripetuto il copione della rapina all’interno di un negozio di arredamento in via Nazionale delle Puglie. Che sia finta l’arma poco importa perché puntata in faccia fa paura. Nessun ferito, per fortuna. Ma lo sconforto e lo sconcerto che tutto questo diventi normale. Un’emergenza alla “partenopea”, come quella dei rifiuti: un’emergenza senza fine.
di Patrizia Panico – fonte Il Mattino area sud-costiera
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