venerdì 22 Novembre 2024
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Vocenueva: “Dopo il rimpasto il sindaco ammetta il fallimento dell’esecutivo”

San Giuseppe Vesuviano – Con decreto pubblicato il 25 ottobre il sindaco Vincenzo Catapano ha revocato le deleghe ai suoi assessori e riassegnato gli incarichi. L’intervento del sindaco è arrivato dopo settimane di tensioni all’interno della Maggioranza ed ha interessato settori di primaria importanza, come bilancio, politiche sociali, gestione rifiuti e polizia municipale.

“Il secondo rimpasto delle deleghe, dopo quasi due anni di attività,- afferma Agostino Casillo, capogruppo per Vocenueva in Consiglio comunale – dimostra l’enorme difficoltà in cui si trova la Maggioranza. Le tensioni interne all’amministrazione Catapano sono note ma, come opposizione, riteniamo siano questioni di scarso interesse per i cittadini, il cui unico auspicio è avere una giunta efficiente che rispetti gli impegni presi. Oggi, invece, in modo assolutamente inusuale e repentino, assistiamo ad un rimescolamento che sconfessa tutta l’azione politica messa in atto dagli assessori negli ultimi due anni. Quali sono le motivazioni che hanno portato il sindaco a sostituire l’assessore Ferraro con il vicesindaco Leone nella gestione della delega al bilancio? E perché al vicesindaco Leone sono stati tolti gli incarichi in materia di politiche sociali e Legge 328? Sono risposte che il primo cittadino deve ai sangiuseppesi, perché il timore che eventuali tensioni interne alla Maggioranza possano bloccare ulteriormente il paese è molto presente. E’ la solita vecchia politica, attenta soltanto agli equilibri interni al palazzo, mentre fuori c’è una Comunità che attende il cambiamento tanto promesso e finora tradito.”

“Fra le deleghe riassegnate c’è il delicato portafoglio all’ambiente, ovvero la gestione rifiuti – prosegue Antonio Borriello, consigliere dello stesso gruppo. Una delega che il sindaco aveva tenuto per sé e che oggi passa all’assessore Ferraro. Accogliamo positivamente la notizia che il sindaco abbia compreso che non si possano gestire contemporaneamente deleghe così pesanti e svolgere fino in fondo il mandato di primo cittadino. D’altronde, al di là dei tanti proclami, oggi il problema della raccolta differenziata è sotto gli occhi di tutti. Perché il nostro continua ad essere un servizio costoso e inefficiente, in perenne difficoltà e con la ditta appaltatrice non in linea con le prescrizioni del capitolato. Per non parlare delle aree abbandonate a se stesse in periferia e nei pressi dei raccoglitori del vetro. Le percentuali di raccolta differenziata sono oramai ferme da mesi e ben lontane dal 65% che la legge ci impone. Il sindaco, con la sua decisione, ammette il proprio fallimento in materia di rifiuti. Non possiamo che augurarci che Ferraro possa fare meglio. Resta infine sospesa la delega alla Legge 328 ed ai servizi gestiti dall’Ambito 26, di cui il nostro comune è capofila. Un Ambito in permanente emergenza finanziaria, con l’assistenza oramai al collasso e anziani, disabili, minori lasciati al proprio destino.”

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