SOMMA VESUVIANA. Da 11 giorni vive in auto al freddo, con il freddo gelido di queste giornate di febbraio in cui di notte le temperature scendono anche al di sotto dello zero.
Salvatore Losco, 58 anni, sommese, sta usando la sua Fiat Marea celeste come un’abitazione che condivide con il suo cane, Pallina, l’unico affetto che gli è rimasto. Ieri per fortuna è scattata la solidarietà di alcuni cittadini che sono riusciti a trovargli un tetto per la notte, ma è una soluzione momentanea che non può durare. Per ora sta “occupando” la “Porta del Parco”, prima si era messo in piazza Trivio, ma a suo dire è stato sloggiato proprio dagli amministratori comunali. “Mi passavano affianco”, racconta, “e mi ignoravano. Ad un certo punto hanno interessato le forze dell’ordine per farmi spostare in un vecchio parcheggio dicendomi che ero una vergogna per il paese non essendo inoltre in possesso di assicurazione dell’auto. Spero in un intervento rapido prima che sia troppo tardi. Fino al 2008 ho lavorato come capocantiere nell’edilizia. Poi il lavoro è finito, sono stato anche operato e ora non posso fare lavori pesanti, ma voglio potermi mantenere, non voglio stare senza far nulla. Ho provato ad andare anche a Nizza, dove in passato avevo abitato, ma la crisi economica ormai è ovunque. Fino ad 11 giorni fa per pagare casa ho usato tutti i risparmi di una vita, poi sono finiti e sono stato sfrattato. L’unica soluzione è stata la strada”. Ha una famiglia? Gli chiediamo. E lui su questo argomento glissa. Forse nessuno dei suoi cari può aiutarlo, ma adesso ha bisogno di tornare una vita. “Ho vinto una causa che mi assegna metà della mia ex casa coniugale”, aggiunge, “il mio avvocato era proprio il sindaco, ma quella sentenza non è stata attuata. Adesso qualcuno si è interessato per vedere se posso ottenere ciò che mi spetta”. Come sta vivendo? Come fa per mangiare? “Qui intorno vivono delle persone splendide, non mi stanno facendo mancare niente”, aggiunge Salvatore, “Mi hanno portato da mangiare, anche un prete, un vero angelo, si è preoccupato di me e adesso ho il pranzo assicurato. Devo dire grazie a chi non mi ha lasciato solo. Mi spiace invece per chi governa la città, mi sono ripetutamente rivolto sia agli assistenti sociali e al sindaco del mio paese, senza ottenere alcun riscontro. Sono un essere umano e non è “umano” quello che mi sta accadendo, non mi abbandonate, so che siete nella possibilità di aiutarmi, chiedo disperatamente che mi venga data una possibilità. Vorrei solo potermi mantenere, chiedo un lavoro e un alloggio momentaneo, fino a che tornerò ad essere autonomo e potrò sostenere le spese di un affitto”. Uno dei primi a rispondere al suo appello è stato Peppe Maiello, un giovane sommese impegnato spesso in attività di solidarietà, che ha lanciato un appello su Facebook. “Salvatore è un cittadino sommese e dorme in auto da 10 giorni”, ha scritto Maiello, “Salvatore stamattina è di nuovo in auto perché gli mancava il suo cane e soprattutto perché porta avanti la sua protesta per riprendersi la sua dignità di uomo. Solo ieri sera ho saputo di questa situazione e subito insieme ad alcuni amici e all’assessore Giovanni Salierno ci siamo attivati per non far passare un’altra notte per strada a questo nostro concittadino. Gli abbiamo trovato una sistemazione provvisoria per un paio di notti, però adesso occorre qualcosa in via non del tutto definitiva ma che possa permettere a quest’uomo di riprendersi la sua vita, chiunque possiede una camera, un tetto che potrebbe affittarci amichevolmente e in via del tutto bonaria può contattarmi in privato. Grazie a tutti 3455437729”.
Adesso si aspetta la solidarietà dei sommesi anche se l’assessore Salierno si sta già mobilitando per trovare almeno una soluzione “tampone”, ciò che serve a Losco e che gli sia restituità la sua dignità.
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