SANT’ANASTASIA. L’istituto Elsa Morante ricorda le vittime della Flobert con “Una luce per la Flobert”,con sopravvissuti e testimoni. L’evento commemorativo terminerà con una fiaccolata. L’appuntamento è per martedì 10 aprile alle ore 17,30 presso l’auditorium del plesso.
A distanza di ben quarantatré anni, il dolore che avvolge i ricordi dei sopravvissuti e dei testimoni della tragedia della Flobert, non si è attenuato. Un dramma immane che vive ancora nella memoria anastasiana, tanto che il secondo istituto comprensivo “Elsa Morante”, martedì 10 aprile alle ore 17,30 nell’auditorium del plesso della scuola media, ricorderà le vittime e racconterà la storia ai giovani, con l’evento commemorativo “Una luce per la Flobert”. Dopo il saluto del dirigente scolastico Maddalena De Masi interverranno le seguenti istituzioni: il consigliere della città metropolitana di Napoli Francesco Iovino, il sindaco Lello Abete e il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno. Ci saranno testimonianze dell’epoca, primo fra tutti il superstite della terribile esplosione Ciro Liguoro, poi la memoria e il dolore di chi perse i propri cari in quella terribile mattinata di aprile:Lucia Casoria (vedova Frasca), Luisa Esposito (vedova Caruso), Lucia e Teresa Sorrentino (sorelle Sorrentino) e Tina Romano. Presenti anche le associazioni culturali: Noa, Uici,Solid’Amore, ProLoco, Love For Sant’Anastasia, Qua la mano e Annabella, Donne Anastasiane, La via della bellezza, Mir. Alle 18,30 tutti i presenti insieme alla cittadinanza si raduneranno nel piazzale della scuola per dare inizio ad una fiaccolata, in memoria delle vittime, e terminerà nella chiesa di San Francesco D’Assisi ai Romani. La marcia servirà per mantenere vivo il ricordo di quella maledetta mattina dell’11 aprile del 1975, dove tredici giovanissimi operai persero la vita per le precarie condizioni di sicurezza. Lo scoppio della fabbrica Flobert è il simbolo delle primissime morti bianche del luogo. Ai parenti che tutt’oggi piangono i loro giovani cari,oggi non rimane che la triste e inconsolabile iscrizione lapidaria “Pagarono con la vita il pane”.
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