CIMITILE. Doveva essere un amico, si è trasformato nel suo peggiore aguzzino. Per una ragazza di 27 anni di Cimitile l’amicizia con un 34enne di Nola si è rivelata un incubo cui ieri i carabinieri hanno posto fine, arrestando per stalking e violenza sessuale l’uomo. A denunciarlo era stato proprio la ragazza, distrutta dalle continue minacce che riceveva. Il suo “amico” aveva cominciato proprio con le minacce, ma poi era diventato sempre più aggressivo, fino ad aggredirla, e a minacciarla con un coltello da cucina per finire, come ha raccontato la ragazza tra le lacrime ai carabinieri, con ripetute violenze sessuali. Insomma, una vera persecuzione per la donna che ha denunciato l’uomo ai militari della stazione di Cimitile. Una situazione snervante che andava avanti da settimane, l’uomo l’aveva ripetutamente importunata per trasformare l’amicizia in altro e al fermo no della donna aveva risposto con la forza. Una situazione dalla quale la giovane non riusciva a tirarsi fuori, anzi per quello che era costretta a subire era finita in uno stato di grave ansia e aveva cominciato a cambiare tutte le sue abitudini, sperando che così avrebbe smesso di incontrarlo, ma il 34enne non ha desistito ed è arrivato a violentarla e a molestarla più volte. L’arrestato è stato accompagnato dai carabinieri nel carcere di Poggioreale. L’ennesimo colpevole di stalking che è finito dietro le sbarre, un reato che consiste in minacce continue nei confronti di una persona con telefonate ossessive, pedinamenti, invadenza degli spazi personali, che diventano sempre più pressanti. Una situazione da cui spesso le vittime non riuscivano a salvarsi, il 23 febbraio però è diventato reato, da allora chi commette stalking rischia grosso: dai sei mesi ai quattro anni di reclusione, o addirittura l’ergastolo se le minacce si concretizzano e la vittima muore.
Mina Spadaro
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