Milano. Quattro ragazzi diciottenni raccolgono computer, li rimettono funzione e li regalano ai banbini che non li hanno per la DAD. Dal primo lockdown hanno raccolto più di 500 laptop.
Il progetto si chiama “PC4U.tech “la didattica digitale deve essere un diritto di tutti”. ” L’ideazione di questa nobile iniziativa sono: Pietro Cappellini, Matteo Mainetti, Jacopo Rangone ed Emanuele Sacco, e sono anche stati premiati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con una delle tre targhe assegnate con la menzione di aver abbattuto il divario digitale. Le targhe non sono ancora consegnate fisicamente. Questa loro iniziativa è nata il maggio scorso, hanno creato una piattaforma web. Con un ottimo sistema organizzativo ed efficiente. “Sulla piattaforma possono scrivere sia studenti che hanno esigenza di un pc o di un tablet e sia famiglie o aziende che hanno dispositivi usati da donare. Facciamo tutto noi: ritiriamo i computer, li controlliamo con l’aiuto della rete di Informatici senza frontiere e poi li consegniamo a chi ha bisogno”.
Inoltre, grazie a un crowdfunding, hanno raccolto più di 18mila euro da investire nel progetto.
Tra i primi a credere a questa bella e virtuosa iniziativa è stato il direttore dell’Istituto salesiano Sant’Ambrogio, don Renato Previtali, e il preside della scuola superiore, don Damiano Galbusera. I quattro ragazzi sono felici di questi riconoscimenti ma ancor di più si commuovono a vedere la felicità negli occhi di chi riceve. “Questa targa è una soddisfazione grande, ma ancora maggiore è la felicità nel vedere le persone che si commuovono quando ricevono un pc in regalo. Mi viene in mente Peter, un bambino delle elementari che era appena arrivato dall’Egitto: con il pc ha potuto seguire le lezioni e conoscere i suoi nuovi compagni”.
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