Firenze. Ha destato molto scalpore il video con il quale Alessio Di Giulio, capogruppo Lega Firenze, ha discriminato una rom per propaganda elettorale in vista delle elezioni del 25 settembre. Il leghista però dovrà rispondere di questo gesto dinanzi all’autorità giudiziaria a seguito della denuncia del deputato napoletano Arturo Scotto, coordinatore Art.1 e candidato proprio al collegio plurinominale di Toscana 03 Firenze-Pisa.
Ecco le sue parole sulla sua pagina Facebook:
“Stamattina ho presentato una denuncia formale all’autorita’ giudiziaria presso il commissariato di polizia, sezione San Giovanni, a Firenze.
Dal video appare chiaro ed evidente che il consigliere della Lega Alessio Di Giulio sia inciampato in un reato gravissimo e ignobile, normato dall’articolo 604 bis del Codice Penale.
La norma punisce “chi propaganda idee fondate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
Quell’espressione nei confronti della donna della Comunità ROM “il 25 settembre vota Lega: non la rivedranno mai più” rappresenta uno dei punti più inquietanti di questa campagna elettorale.
Io penso che le parole siano importanti e vadano sempre pesate.
E che queste frasi non siano ragazzate.
Sono il segno di una degenerazione del dibattito pubblico pericolosissima: ci vuole poco perché si passi dalle parole ai fatti.
Per queste motivazioni io credo occorra far funzionare la legge: perché l’Italia ha una giurisprudenza chiara che mette al bando qualsiasi forma di razzismo e lo punisce con determinazione ed efficacia.
E la legge resta lo strumento fondamentale per difendere i più deboli e le minoranze”.
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