mercoledì 8 Gennaio 2025
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Vertenza Dema, Fim CISL: “Dal Mise notizie incoraggianti”

Somma Vesuviana. Sulla vertenza Dema riceviamo una nota Del FIM CISL NAZIONALE che di seguito pubblichiamo.

L’ 11 gennaio 2020, si è tenuto un incontro in videoconferenza, alla presenza dei Ministeri dello
Sviluppo Economico e del Lavoro, delle Regioni Campania e Puglia, dei funzionari Inps e Invitalia nonché
delle OO.SS. dei metalmeccanici sia nazionali che territoriali per discutere in merito alla vertenza che
interessa il gruppo DEMA-DAR-DCM-CAM.
In premessa l’azienda ha sottolineato che il principale ostacolo, rappresentato dalla rinegoziazione del
debito verso l’INPS, è superato ed inoltre sono stati definiti con Invitalia dei progetti di sviluppo e per
questo si attende con fiducia l’omologa da parte del tribunale di Nola nel mese di febbraio.
Nell’ultimo triennio il gruppo ha subito grosse perdite come fatturato e con un EBITDA costantemente
negativo anche se con un trend in miglioramento. Purtroppo il contesto storico generato dalla pandemia
ha fatto venir meno tutte le proiezioni generate in era pre-Covid e il margine positivo atteso per l’anno
in corso non sarà tale prima del 2023.
Il piano industriale si basa su tre pilastri fondamentali: ripristino equilibrio economico, efficentamento e
investimenti. Il managment aziendale sostiene che sarà possibile riportare DEMA ad un equilibrio
economico entro il 2022/23 diminuendo la base dei costi fissi. Il processo di efficentamento riguarderà
tutte le funzioni (indirette, vendite, acquisti, produzione) con diverse leve di miglioramento quali
revisione spese, cambio fornitori, nuovi contratti quadro, revisione di metodi e attrezzatura usata,
automazione dei processi.
Tutto questo sarà possibile grazie ad un piano di investimenti, rivisto in maniera significativamente
migliorativa rispetto a quello presentato a novembre 2019 passando da 14,5 €M a 33.7 €M, previsti per
il periodo 2020/2024. Il piano prevede, grazie all’intervento del Mise tramite Invitalia, dei finanziamenti
pubblici pari a 21.5 €M. Viene confermata la volontà di lasciare in vita tutti gli stabilimenti creando dei
centri di eccellenza evitando duplicazioni di tecnologia e relativamente alle maestranze viene
scongiurata la presenza di esuberi con l’impegno a gestire le insaturazioni con tutti gli strumenti
disponibili (CIG COVID, CIGS) oltre alla disponibilità a trattare esodi incentivati.
Come FIM-CISL abbiamo espresso cauto ottimismo, apprezzando e valutando positivamente la strada
intrapresa chiedendo un nuovo incontro in sede Ministeriale dopo l’auspicata convalida dell’omologa
del tribunale di Nola. Prima di tale incontro riteniamo necessario effettuare incontri a livello territoriale
per esaminare e approfondire sito per sito il piano industriale su tutte le sue sfaccettature per poi
legittimare il tutto in sede nazionale.
Abbiamo infine ribadito la necessità di inserire nel perimetro delle maestranze che fanno capo al gruppo
DEMA sia le 9 risorse del sito napoletano che quelle della DCM di Brindisi attualmente non considerate
nelle proiezioni aziendali. In tal senso sia la Regione Puglia che la Regione Campania hanno dato
disponibilità alla direzione aziendale a discutere in tal senso per attivare tutte le politiche attive e di
ricollocazione.

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