“Paul McCartney ritornerà a suonare a Napoli. Ne ho parlato con lui alcuni mesi fa in Irlanda e si è mostrato entusiasta di tornare all’ombra del Vesuvio, 20 anni dopo quel concerto ormai diventato un cult del 5 giugno 1991”. Queste le parole del manager Mimmo D’Alessandro (D’Alessandro & Galli) che fanno ben sperare in un imminente ritorno dell’ex-Fab Four in città, in piazza del Plebiscito. La testimonianza è tratta dalla sua introduzione inserita in “Paul McCartney a Napoli | 5 giugno 1991” (64 pagine – 14 euro), un volume celebrativo, interamente dedicato a quell’unico concerto tenuto a Napoli dall’ex-Beatle, scritto dai giornalisti e critici musicali Carmine Aymone e Michelangelo Iossa.
A distanza di venti anni esatti da quell’evento-live, tenutosi nel giugno 1991 sul palco dell’allora Teatro Tenda Partenope di Fuorigrotta, i giornalisti Carmine Aymone e Michelangelo Iossa (reduci dal recente successo riscosso dalla loro mostra ROCK! che al PALAZZO DELLE ARTI di NAPOLI ha fatto registrare ben 11mila presenze) raccontano l’unicità di quella performance, inserita nel mini-tour di sei date ‘a sorpresa’ tenuto dal muicista di Liverpool all’indomani dell’uscita di UNPLUGGED – THE OFFICIAL BOOTLEG che lanciò la serie di “Unplugged” prodotta dall’emittente MTV. Un incontro entrato nella piccola grande leggenda dei live italiani quello tra il canzoniere di uno dei più grandi compositori di ogni epoca e la Napoli dei primi anni ’90: un ricordo destinato a restare nella memoria delle poche migliaia di fortunatissimi spettatori.
I due autori – attraverso testimonianze, immagini inedite, memorabilia, racconti, aneddoti e interviste – ripercorrono i giorni che precedettero il concerto e la sera del live, descrivendo brano per brano la scaletta proposta, la line-up che accompagnò McCartney e tutti i tour che lo hanno visto protagonista in Italia, la storia dettagliata della serie “MTV Unplugged”, i bootleg in circolazione del concerto napoletano e molto altro…
Il volume è pubblicato dalla casa editrice napoletana ‘New Media Press’, (già artefice del successo di www.beatlesnews.it, primo portale italiano interamente dedicato alle news sul mondo dei Beatles), si arricchisce della prefazione di mr. Geoff Baker, giornalista musicale e addetto stampa personale di Sir Paul dal 1989 al 2004, del patrocinio del Consolato Britannico a Napoli, di MTV Music Television e degli interventi di:
– artisti come Peppino Di Capri, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Silvio Orlando…
– Giornalisti come Mario Pezzolla (autore radio e tv | RAI), Antonio Tricomi (La Repubblica), Federico Vacalebre (Il Mattino), Giorgio Verdelli (RAI), Gigi Avolio (Il Roma), Alfredo d’Agnese (La Repubblica, XL, D – La Repubblica delle Donne), Alessandra Del Prete (L’Espresso Napoletano)…
– operatori e addetti ai lavori: Sigfrido Caccese (ideatore e organizzatore del Neapolis Festival), Rolando Giambelli (presidente di Beatlesiani d’Italia Associati), Peppe Gomez (Concerteria), Luigi Luppola (presidente del “The Official Beatles Fan Club pepperland”), Rino Manna (fondatore del Palapartenope), Peppe Ponti (discografico – SuonidelSud)…
…tutti presenti la sera del 5 giugno 1991 nella struttura di Fuorigrotta.
APPUNTAMENTI: TOUR PROMOZIONALE
• giovedì 9 giugno 2011 | ore 11.30
conferenza stampa di presentazione del volume
Palapartenope | Via Barbagallo – quart. Fuorigrotta | Napoli
• Domenica 12 giugno 2011 | dalle ore 19.00
“MACCA-party!”: party di lancio del libro con selezione di brani dei Beatles, dei Wings e della carriera solista di Paul McCartney a cura di Carmine Aymone e Michelangelo Iossa per il ciclo “Le Sfide Rock”
BATIS | Via Lucullo | Baia [Napoli] – per la rassegna ‘Slow Tour Campi Flegrei’
• Martedì 21 giugno 2011 | ore 18.00 – presentazione del volume
FNAC | Via Luca Giordano, 59 quart. Vomero | Napoli
UN ESTRATTO DI ALCUNE TESTIMONIANZE PRESENTI ALL’INTERNO DEL VOLUME
Ho scelto Napoli perché da sempre sono incuriosito dal suo modo di vivere e di essere. Da Enrico Caruso in poi tutta l’arte e il modo di proporsi di questa città mi ha incuriosito e spesso entusiasmato
Paul McCartney
[Napoli 5 giugno 1991]
Quello di Napoli si rivelò proprio un gran bel concerto. Davvero un grandissimo show, Napoli era rock! Il pubblico italiano in genere è il migliore per Paul. Spettatori calorosi e tanto divertimento e tanta energia positiva.
In bocca a lupo a Carmine e Michelangelo per questo libro… di tutto cuore.
Geoff Baker
[addetto stampa e portavoce ufficiale di Sir Paul McCartney dal 1989 al 2004]
Lavoro con Paul McCartney dal 1989. Fu lui a chiedermi di suonare a Napoli, in quel suo breve tour a sorpresa del 1991. Io, da napoletano, fui naturalmente felicissimo della proposta e presi l’occasione al volo per organizzare tutto nel più breve tempo possibile.
Nell’area a loro riservata al Teatro Tenda si rilassarono giocando al calcio-balilla. Linda e Paul facevano coppia insieme – lei in difesa, lui in attacco – e ricordo distintamente come i due si guardavano innamorati: c’era tra loro un amore, una magia e una complicità che invidiai. Paul ha amato tanto Linda e lo posso dire con cognizione di causa.
Mimmo D’Alessandro
[D’Alessandro & Galli)
L’allestimento della location prevista per l’accoglienza di sir McCartney fu davvero faraonico. Stravolgemmo totalmente il backstage, creammo un vero e proprio villaggio con diverse zone relax, come la sala giochi con flipper e calciobalilla e la zona-tv con oltre 100 videocassette. Allestimmo un piccolo ristorante che preparò oltre 30 differenti pietanze per la star, per sua moglie e per tutto lo staff che aveva al seguito.
Sigfrido Caccese
[ideatore e organizatore del Neapolis Festival]
In più di trent’anni, il Teatro Tenda Palapartenope, prima in Viale Augusto e poi in via Barbagallo, ha accolto sul suo palco i più grandi musicisti nazionali e internazionali. Ricordo serate memorabili con Liza Minnelli, Bob Dylan, Lou Reed, Sting, James Taylor, America, Dizzy Gillespie, Paco De Lucia, Fabrizio De Andrè, Pino Daniele… ma quel concerto di Paul McCartney fu unico ed è impresso oggi come ieri nella mia memoria. McCartney, da buon vegetariano, ci aveva dato rigide disposizioni: non potevamo vendere assolutamente all’interno della buvette carne o prodotti contenenti ingredienti a base di carne. Dovemmo così far preparare panini e focacce vegetali
Rino Manna
[fondatore del Palapartenope]
Fui molto felice di scoprire che Paul McCartney mostrava una evidente passione per la canzone napoletana: l’entusiasmo e il calore che il pubblico partenopeo gli riservò fu il segno di un amore reciproco.
Peppino Di Capri [musicista]
Con Paul c’era l’ex-chitarrista/leader della Average White Band, formazione di funk volutamente un po’ asettico: li avevo visti suonare dal vivo il loro brano di maggior successo – “Pick Up The Pieces” – alla fine degli anni Settanta a Londra insieme ad Alan Sorrenti (eravamo lì per incidere il suo primo album) al Marquee Club, luogo di culto per i live. Reincontrai la AWB quando, con Pino Daniele, facemmo il tour con Bob Marley e gli Average suonavano una volta prima di noi e una volta dopo, aspettando Marley.
Nel 1991 il loro chitarrista – Hamish Stuart – che suonava con Paul da diversi anni era diventato seconda voce e rythm guitar: l’ho trovai uguale a come lo ricordavo, ma più sorridente.
Tony Esposito
[musicista]
Arrivai a concerto iniziato e appena entrato fui rapito da una voce: dalla sua voce. Mi sentii come Ulisse stregato dal canto delle sirene. La voce di McCartney era una finestra sul mondo anglosassone e su una parte del mio passato. In essa sentivo l’Inghilterra, la sua cultura, la sua tradizione. Mentre Paul cantava rivedevo, come immagini di un film, il Tower Bridge, il Big Ben, il mercatino di Portobello, Buckingham Palace e il suo cambio della guardia.
Enzo Gragnaniello
[musicista | cantautore]
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