sabato 21 Settembre 2024
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Vandalizzato il roseto simbolo della lotta delle donne d’Italia

Un atto vandalico che va ben oltre il danno economico, che ha danneggiato un simbolo di lotta alla violenza e che rappresentava il “Primo Giardino delle Donne d’Italia“. L’altro pomeriggio l’amara scoperta in piazza Siano, davanti al municipio di Sant’Anastasia. L’aiuola dove era stato allestito il roseto è stata vandalizzata: la targa divelta, quattro piante della nuova varietà di rosa “Donne D’Italia 150 anni”, prodotta dall’ibridatore di San Remo, Antonio Marchese, sono scomparse e con esse altre piantine ornamentali delle aiuole di piazza Siano, recentemente curate e rinverdite. Il roseto, come si ricorderà, fu il primo in Campania, e fu realizzato grazie alla generosità dell’Unicredit Banca, che poi è diventato lo sponsor ufficiale dei roseti in tutt’Italia. Trovò posto nell’aiuola sita a Piazza Siano (di fronte al Servizio Tributi), per dar vita al monumento-simbolo inaugurato il 12 novembre 2011 con dedica alle donne che hanno fatto la storia italiana e che, molto spesso non vengono ricordate costruttrici della Patria. “E’ un atto di grande inciviltà – afferma la Presidente della commissione locale per le Pari Opportunità (C.P.O.), Francesca Beneduce – che oltre a danneggiare il bene pubblico offende soprattutto noi donne di Sant’Anastasia. Proveremo a porre rimedio al danno con la speranza che almeno l’ultima pianta di rosa rimasta non vena portata via. L’alto simbolismo che questo monumento rappresenta non ci fermerà dal curarlo ancora di più e dal continuare la nostra azione di normalizzazione dei valori che a quanto pare ci sono stati fraudolentemente sottratti. Un grave atto, commesso per bravata o semplice dispetto, sottolinea la mancanza di rispetto non solo per la cosa pubblica quindi di tutti, ma anche e soprattutto “violenta” simbolicamente l’idea che esso stesso rappresenta”. Un roseto di valore anche per la varietà di piante di “Rosa Donne d’Italia 150 anni”, che, secondo il loro creatore, noto nel mondo come poeta delle rose, “parlano attraverso i loro colori: c’è il verde della speranza, il giallo della festa delle Donne e il rosa, colore femminile per antonomasia. È un fiore che, reciso, può vivere anche tre settimane senza cure particolari. È forte e resistente quanto le madri. Le sue spine cadono dopo che si è maneggiato lo stelo, così come avviene per le donne che riescono a minimizzare problemi per gli uomini apparentemente gravi e difficili da risolvere”. Continua la Beneduce: “Eravamo finalmente arrivati alla prima fioritura delle piantine dopo un inverno particolarmente rigido, la prossima fioritura sarebbe stata ancora più bella. Evidentemente il malfattore deve averne capito il valore, non solo simbolico”.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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