Dal monitoraggio della Fondazione Gimbe emerge che ci sono 1,89 milioni di over 50 non vacinati ad elevato rischio di malattia grave. Diminuiti i nuovi casi di positivi covid (-24,9%) e i ricoverati nelle terapie intensive (-8,4%)
Alla data del primo febbraio sono ancora 7,4 milioni le persone senza nemmeno una dose di vaccino.
Il dato emerge dal monitoraggio indipendente effettuato dalla Fondazione Gimbe nella settimana 26 gennaio 2022-1 febbraio 2022.
Di questi 7,4 milioni, 2,46 milioni appartengono alla fascia di età 5-11 anni e 693 mila a quella 12-19 che influenza la sicurezza delle scuole.
Ci sono poi 1,89 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave che alimentano i ricoveri in area medica e in terapia intensiva.
Continua la discesa della curva dei nuovi casi (-24,9) che si attestano a poco più di 900 mila (900.027 vs 1.197.970) e delle terapie intensive -8,4% che passano da 1.691 a 1.549.
È quanto emerge dal monitoraggio indipendende della Fondazione Gimbe nella settimana 26 gennaio-1 febbraio 2022 rispetto alla precedente.
In calo anche i casi attualmente positivi (2.476.514 vs 2.689.262) -7,9%, le persone in isolamento domiciliare (2.455.092 vs 2.667.534) -8%. Si rileva una sostanziale stabilità dei decessi(2.581 vs 2.519).
Giù nuovi casi (-24,9%) e intensive (-8,4%)
Continua la discesa della curva dei nuovi casi (-24,9) che si attestano a poco più di 900 mila (900.027 vs 1.197.970) e delle terapie intensive -8,4% che passano da 1.691 a 1.549.
È quanto emerge dal monitoraggio indipendende della Fondazione Gimbe nella settimana 26 gennaio-1 febbraio 2022 rispetto alla precedente.
In calo anche i casi attualmente positivi (2.476.514 vs 2.689.262) -7,9%, le persone in isolamento domiciliare (2.455.092 vs 2.667.534) -8%. Si rileva una sostanziale stabilità dei decessi (2.581 vs 2.519).
“Dopo 3 settimane di sostanziale stabilità intorno a quota 1,2 milioni – dichiara Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – i nuovi casi settimanali registrano una netta flessione: circa 900 mila con una riduzione del 24,9% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni che scende da 166.310 casi del 26 gennaio a 128.575 il 1 febbraio (-22,7%)”.
Obbligo vaccino non convince over 50 (-16,9% in 7 giorni)
A ieri mattina l’84,8% della popolazione in Italia (pari a 50.240.272 di persone) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+352.644 rispetto alla settimana precedente) e l’80,9% (47.948.580) ha completato il ciclo vaccinale (+493.110 rispetto alla settimana precedente).
Il dato più rilevante degli ultimi sette giorni, però, è che si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati: sono 277.862 rispetto ai 356.882 della settimana precedente (-22,1%).
Di questi il 43,2% è rappresentato dalla fascia 5-11: quasi 120 mila, in netta flessione rispetto alla settimana precedente (-23,4%).
E nonostante l’entrata in vigore dell’obbligo vaccinale, il numero di nuovi vaccinati over 50 scende a 81.382 (-16,9% rispetto alla settimana precedente).
In particolare in questa fascia anagrafica la media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati, dopo aver raggiunto il picco di 19.879 del 15 gennaio, è scesa a quota 11.626 il 1 febbraio.
E ancora: nella fascia 5-11 anni, dopo il picco di 38.624 registrato il 9 gennaio, si è stabilizzata per poi scendere fino a quota 17.138 il 1 febbraio, anche in conseguenza del rinvio delle prenotazioni vaccinali degli studenti in quarantena; in calo progressivo sia la fascia 12-19 che quella 20-49. Al 2 febbraio (aggiornamento ore 6.19) nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 1.607.472 dosi: 1.200.584 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 533.972 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale che si attesta al 32,7% con nette differenze regionali (dal 18,5% della Provincia Autonoma di Bolzano al 49,8% della Puglia).
Infine, sempre al 2 febbraio (aggiornamento ore 6.19) sono state somministrate 33.842.101 terze dosi con una media mobile a 7 giorni di 372.939 somministrazioni al giorno. In base alla platea ufficiale (pari a 42.518.205 di persone), aggiornata al primo febbraio, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è del 79,6% con nette differenze regionali: dal 72,9% della Sicilia all’85,8% della Valle D’Aosta.
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