Il giornalista Marco Travaglio si pronuncia contro gli Open Day. “Astrazeneca? La follia di organizzare gli Open Day per i ragazzi, che non rischiano niente dal covid e rischiano qualcosa da questo vaccino, è una responsabilità gravissima“. Con queste parole il giornalista e direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio ha commentato durante la trasmissione “Otto e mezzo” in onda all La7. Inoltre Marco Travaglio, ha anche detto: “Le evidenze scientifiche sono state messe in rilievo sia dal Cts, sia dall’Aifa che, non più tardi di fine maggio, ha ribadito che il vaccino Astrazeneca è fortemente raccomandato per gli over 60, non per chi ha meno di 60 anni. Se tu rischi cento dal Covid come un anziano, è ovvio che sia accettabile il rischio moderato di un effetto collaterale. Ma se rischi zero dal covid, quel rischio moderato di effetto collaterale diventa un rischio inutile”.
Marco Travaglioha scritto oggi un editoriale sul suo Fatto quotidiano intitolato Scuse e dimissioni.
“Nel disastro con scaricabarile degli Open Day – tutt’altro che imprevedibile, anzi ampiamente annunciato dal Fatto e dall’associazione Luca Coscioni – alcuni dati sono incontestabili. 1) Se il generalissimo Figliuolo, affetto da annuncite e ansia da prestazione, non avesse promesso ritmi di vaccinazioni che non poteva mantenere (e infatti non ha mai mantenuto), la follia”
Contro la decisione di Astrazeneca, si pronuncia anche il professor Massimo Galli: “Sotto una certa fascia d’età non andava usato. Possibili effetti collaterali gravi si manifestano di regola entro 15 giorni”
Ed aggiunge anche.: “Per quale motivo vacciniamo i ragazzini, quando in Germania non li vaccinano? Se Camilla fosse stata tedesca, sarebbe ancora viva. Se non si fossero varati gli Open Day per i ragazzini, allettati dal fatto che la seconda dose di Astrazeneca viene fatta dopo 3 mesi e quindi puoi andartene in vacanza tranquillamente, quella ragazza sarebbe ancora viva. E non c’è solo lei: c’è un’altra ragazza in fin di vita per effetti trombotici, così come ci sono altri che hanno avuto paresi facciali gratis, nel senso che non avrebbero rischiato minimamente di morire per covid”.
Le principali aree di interesse di Marco Travaglio sono la cronaca giudiziaria e l’attualità politica, occupandosi di questioni che spaziano dalla lotta alla mafia ai fenomeni di corruzione.
Marco Travaglio è figlio di un geometra torinese, «progettista di treni alla Fiat Ferroviaria»; suo fratello, Franco Travaglio, è autore, regista e librettista di musical moderno. Marco Travaglio dopo aver conseguito la maturità classica presso il Liceo salesiano Valsalice di Torino con la votazione di 58/60, si è laureato in Lettere Moderne con una tesi in Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di Torino all’età di 32 anni dopo esser già divenuto, nel 1986, giornalista professionista. Marco Travaglio ha cominciato la propria attività come giornalista freelance in piccole testate di area cattolica, come Il nostro tempo, dove lavorava all’epoca anche Mario Giordano.
Marco Travaglio è cofondatore, editorialista e dal 3 febbraio 2015 direttore de il Fatto Quotidiano, il nuovo giornale uscito in edicola il 23 settembre 2009 diretto da Antonio Padellaro. La compagine sociale del giornale comprendeva lo stesso Travaglio, il direttore Padellaro e altri giornalisti membri della redazione.
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