POMIGLIANO D’ARCO. Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) Asl Napoli 3 esempio di buone pratiche a livello nazionale. L’Osservatorio Nazionale delle buone pratiche della sicurezza in sanità, lo scorso 30 aprile 2020 ha approvato e validato una “best practice” di livello nazionale relativa alla tematica di “Programmazione ed implementazione Usca itineranti – gestione domiciliare pazienti covid-19 positivi”.
Si tratta della prima buona pratica validata in Italia e in Regione Campania. Una conferma del buon lavoro fin qui svolto da tutti gli attori del processo assistenziale messo a punto dall’Asl Napoli 3 Sud.
La direzione strategica coadiuvata dal direttore cure primarie, attività territoriali e Usca aziendali Primo Sergianni, ha messo in campo una vera e propria task force costituita, in questa prima fase, da 5 unità itineranti con l’utilizzo di poliambulatori mobili (hospital car) collocate in specifiche aree territoriali, al fine di garantire un rapido monitoraggio e assistenza di tutti i pazienti covid positivi domiciliati che non necessitano di ricovero ospedaliero.
Prioritariamente si è proceduto all’attivazione di un’unica Usca per il territorio di competenza dei distretti sanitari 51 (Pomigliano) 58 (Gragnano), 59 (Piano di Sorrento.
Di prossima attivazione altre unità itineranti 52 (Palma Campania-Striano) e 56 (Torre Annunziata).
Successivamente l’attivazione delle sedi distrettuali 53, 34, 48, 49, 50, 54, 55, 57.
Saranno attive sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00 (due turni giornalieri composti da due medici ed eventuale operatore sanitario, per turno, a bordo di 2 unità mobili), per l’esecuzione di attività di sorveglianza/monitoraggio domiciliare dei pazienti covid-19 positivi, e/o l’effettuazione di tamponi a soggetti conviventi e per la diagnosi di guarigione (due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro).
“Facciamo mediamente dieci visite domiciliari al giorno per ogni poliambulatorio mobile impiegato – spiega il direttore generale Asl Napoli 3 Sud Gennaro Sosto – . In questo modo puntiamo ad alleggerire rapidamente gli ospedali e i reparti di rianimazione, con il contestuale potenziamento delle attività di prevenzione e cura sul territorio, vera sfida da affrontare dei prossimi mesi”.
“Tutte le attività Usca – aggiunge il direttore sanitario aziendale – Gaetano D’Onofrio – hanno osservato specifici protocolli operativi dell’Istituto Superiore di Sanità, con adeguata formazione del personale medico coinvolto, applicazione di idonee procedere di disinfezione/pulizia e sanificazione delle sedi utilizzati”.
NUM. 32/2020
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