Sant’Anastasia. La giunta del sindaco Carmine Esposito ha approvato una delibera, la numero 190 del 22 novembre, con cui c’è la presa d’atto per intitolare un’area pubblica a Giorgio Almirante. Nei mesi scorsi a questa decisione si erano opposti Anpi e Sant’Anastasia Loading. Oggi è proprio il momento politico a scrivere una nota a riguardo.
Eccola di seguito:
Nei mesi scorsi abbiamo raccolto centinaia di firme nel tentativo di convincere l’amministrazione comunale a desistere dalla scelta di intitolare una rotonda all’ex segretario missino Giorgio Almirante.
Scegliemmo di impegnarci in questa battaglia perché crediamo e difendiamo i fondamenti della nostra carta costituzionale.
Per quanto ci riguarda quella di Giorgio Almirante è una figura storica estremamente divisiva, un oscuro protagonista del ventennio fascista che non si sottrasse mai alle scelte nefaste prese dal Duce, tra cui la sottoscrizione al manifesto della razza.
Ingenuamente ci siamo illusi che questa amministrazione fosse capace di ascoltare, che fosse meno ottusa e menefreghista. Invece, tanto per non deluderci, per l’ennesima volta hanno dimostrato di essere intrisi di arroganza, ma soprattutto di contraddizioni. Sì, perché prima onorano il sangue degli anastasiani vittime delle barbarie fasciste, presiedono in prima fila a eventi organizzati da associazioni partigiane, qualcuno di loro si professa addirittura socialista, ma un minuto dopo sono pronti a sputare sul sacrifico degli anastasiani e sul principio costituzionale che vuole l’Italia antifascista.
Ecco, fin qui parrebbe una ricostruzione nella sua assurdità perfino a tratti logica, comprensibile conoscendo lo squilibrio dei soggetti interessati. Macchè, qui si riduce il tutto a qualcosa di molto più semplice, di pecoreccio: l’ennesima cambiale che un ormai debole primo cittadino deve pagare a chi lo tiene ancora in sella.
Da anni c’è qualche nostalgico del ventennio a passeggio per le stanze di palazzo Siano che, a più riprese, tenta di marchiare qua e là di nero il paese. Di imprimere un marchio che non è mai appartenuto e mai apparterrà alla nostra comunità.
Ma si sa, quando il Sovrano è debole, fiaccato da chi lo vorrebbe buttare giù dal trono, allora meglio allearsi finanche con l’ultimo e forse mai ritenuto degno dei suoi galoppini.
Ci dispiace che questo scempio di delibera macchi perennemente la storia degli anastasiani. Di certo rimarrà un atto che peserà quintali sulla coscienza e sulla morale, se ne hanno ancora una, di chi ha voluto sostenerla.
Ma ci impegnano, fin da oggi, a rimediare il prima possibile qualora gli anastasiani vogliano affidarci alle prossime elezioni la loro fiducia.
Per dovere di precisione aggiungiamo che dalla Prefettura sull’argomento il 13 novembre è giunta al Comune di Sant’Anastasia una nota firmata dal II Dirigente Area II Staff che sottolinea quanto segue: “In considerazione del rilievo nazionale che ha avuto la figura di Almirante, è stata ravvisata I’opportunità, al fine di giungere a una valutazione condivisa, di acquisire il parere anche del Ministero dell’ Interno – Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali che, con nota del 5 settembre 2024 non ha rilevato criticità, rappresentando, altresi, che già in molti comuni italiani sono presenti vie intitolate a Giorgio Almirante, circostanza che in caso di diniego determinerebbe anche una evidente difformità di valutazione rispetto a varie altre realtà.
Pertanto, si comunica che nulla osta alla predetta intitolazione”.
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