Una messa per ricordare Mario Cerciello Rega a 5 anni dal suo terribile omicidio. Si è tenuta oggi a Somma Vesuviana, nella chiesa di Santa Maria del Pozzo. Una chiesa gremita di cittadini e militari. Tra i presenti il comandante interregionale carabinieri “Ogaden” il generale di corpo d’armata Marco Minicucci, il comandante legione carabinieri Campania
il generale di divisione Canio Giuseppe La Gala, il comandante del Gruppo di Castello di Cisterna il tenente colonnello Paolo Leoncini, il comandante della Compagnia di Castello di Cisterna maggiore Pietro Barrel, diversi ufficiali della Compagnia. i militari della Stazione di Somma Vesuviana. Presente, naturalmente, il sindaco Salvatore Di Sarno, la vedova di Mario, Maria Rosa Esilio, i fratelli Paolo e Lucia, la mamma Silvia Napolitano.
A celebrare la funzione don Carlo Lamelza, Cappellano militare della Legione carabinieri Campania con padre Casimiro Sedzimir.
Il generale Minicucci ha ricordato l’esempio di Mario, il ricordo di 5 anni fa quando, casi della vita, lui guidava la Legione Lazio e conobbe in quella drammatica circostanza i familiari del vicebrigadiere eroe. Ha invitato tutti a non cavalcare la polemica seguita alle decisioni dei tribunali (la riduzione della pena in appello e gli arresti domiciliari per uno degli assassini del carabiniere di Somma Vesuviana). Ma di rispettare lo Stato, di cui quella decisione è espressione, e di farlo per Mario che dello Stato era un servitore e la medaglia d’oro ricevuta ne è testimonianza di verità e di impegno. “Una verità che nessuna sentenza può cancellare”.

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