Il ‘miracolo’ del Villaggio preistorico di Nola si ripresenta sotto forma di fumetto. Un mezzo di facile apprendimento, immediato, che si avvale della forma più semplice di acquisizione, lasciando al campo visivo la maggiore responsabilità di incamerarne segreti e sfumature di una scoperta archeologica che comunque abbevera le sue evidenti sfaccettature nei risvolti storici e nella conoscenza del territorio che, alla fine, lega il suo fascino, la sua favola ad una tematica spesso ignorata dalle giovani generazioni, e non solo, quando l’amore per la propria terra raccomanderebbe il contrario, vuoi per motivi strettamente culturali e conoscitivi, ma anche per un possibile sbocco socio-economico che potrebbe derivarne.
Miracolo, dicevamo, perché la strabiliante scoperta ha portato alla luce reperti pressoché intatti, siano essi capanne o suppellettili o strumenti dei semplici mestieri riflettenti la vita semplice e serena di quella comunità agricolo-pastorale della fertile piana campana, in modo da conservarne l’originale forma e evidenziarne le tecniche. Ma soprattutto vuol essere testimonianza della sfida lanciata all’orda distruttiva del Vesuvio di quel funesto giorno del 1800 a.C circa, che travolse ed inghiottì ogni forma di vita si trovasse a portata della sua lingua di lava … Una sfida vinta attraverso i ritrovamenti della ‘Pompei della Preistoria’ capaci di sopravvivere, oseremmo dire, senza colpo ferire.
E miracolo è da considerarsi la sensibilità mostrata verso il prezioso contesto del sito nolano, la scelta caduta sulla tematica archeologico/culturale dell’editore Dino Lauri, che da anni attraverso la collana “Michelangelo 1915 editore” propone con regolarità “testi di autori del territorio nolano e vesuviano, romanzi, fumetti, racconti autobiografici, testimonianze frutto di memorie storiche che mettono a confronto epoche passate e presenti, poesie, oltre a documenti che si rifanno al folclore ed al carattere popolare” … in modo che “l’azienda mira ad instaurare un rapporto privilegiato e preferenziale con i suoi autori”.
Entrando nel merito dell’opera, l’aver affidato al protagonista/studente liceale il compito di tramandare ai posteri i raccapriccianti scenari di quell’apocalisse, rappresenta l’invio di un messaggio forte e chiaro di voler invogliare le giovani generazioni agli studi che coinvolgono in modo così evidente le nostre origini. E si, perché l’eroe del nostro fumetto, per rendersi conto di quanto drammaticamente avvenuto, è tenuto ad iniziare uno studio che lo avvincerà al punto da sentirsi compartecipe di quei giorni e di quella sventura, con tutto se stesso. Questo solcando i disastri lasciati sul terreno di quello che prima era ‘vita’ e subito dopo un contesto desolante quali la presenza di carcasse di animali, orme di fuggitivi per scampare al letale destino, quei pochi resti di capanne che servivano al riparo dai fenomeni atmosferici e dagli animali predatori di quattro secoli orsono. Una magia da cogliere assolutamente per non restare atrofizzati ai margini dei valori indissolubili che la società in buona parte calpesta, ma che non può confinarci in futilità magistralmente devianti.
E proprio adesso che la Pompei nolana della preistoria versa in condizioni a dir poco precarie per l’innalzamento della falda acquifera sottostante, e che numerose iniziative vengono richieste per salvarne ancora una volta i suoi preziosi rinvenimenti, crediamo giunga opportuna questa opera destinata a risuonare i campanelli d’allarme per risvegliare le coscienze e non fermarsi alla tristezza di un messaggio che indica il luogo “a 800 metri dall’autostrada, aperto tutte le domeniche (tranne in caso di pioggia) dalle 10.00 alle 13.00!
L’appuntamento è per venerdì 15 ottobre prossimo alle ore 18,00 presso la Chiesa dei SS. Apostoli in Nola, alla presenza del sindaco bruniano Geremia Biancardi, dell’assessore a Beni Culturali Grazia De Lucia, del funzionario alla Soprintendenza Giuseppe Vecchio e del presidente dell’associazione meridies Angelo Amato De Serpis. A presentare l’evento la giornalista de ‘Il Mattino’, Carmen Fusco con l’editore Dino Lauri a fare gli onori di casa.
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