SANT’ANASTASIA. Da anni impegnato nel sociale e ad aiutare gli altri così ha deciso di trasformare anche il suo compleanno in un modo per fare qualcosa di buono e solidale. Mimmo De Simone, mente e cuore insieme alla compagna Susy Rea dell’associazione “Love for Sant’Anastasia”, il 2 gennaio compirà 50 anni ed ha deciso di non farsi regalare nulla. Quello che o suoi ospiti volevano spendere per lui dovranno donarlo all’Ualsi per contribuire alle opere di ristrutturazione del villaggio.
“Inizialmente l’idea era di fare una festa normale in un locale”, spiega De Simone, “ma poi mi sono detto chi come me ha fatto della solidarietà uno stile di vita avrebbe potuto anche in questa occasione fare qualcosa per gli altri e quindi è nata l’idea della “Festa solidale”. Gli invitati alla mia festa, che si svolgerà al Villaggio della fratellanza (Ualsi), non dovranno fare nessun regalo a me, ma all’ingresso troveranno un punto donazione , dove in pieno anonimato potranno lasciare una donazione che a fine serata sarà devoluta interamente al Villaggio della Fratellanza. Ringrazio già da ora chi sarà con me, i regali passano i gesti restano”. Il villaggio sorge su di un suolo che si estende per circa 14 mila metri quadri, in una zona collinare ai piedi del Monte Somma in Sant’ Anastasia, inserito nel meraviglioso Parco Nazionale del Vesuvio.
“In accordo con il C.N.R. di Napoli è stato elaborato un progetto per rendere fruibile il suolo a tutti coloro che hanno difficoltà fisiche”, spiegano i promotori del progetto, “che potranno così godere delle bellezze paesaggistiche, ambientali, ricche di emergenze geologiche, naturalistiche e Floro faunistiche.Una struttura polifunzionale all’avanguardia, dove gli ospiti saranno in grado di muoversi in maniera totalmente autonoma e attraverso la partecipazione a percorsi formativi specifici, saranno attori principali dell’esperienza del reinserimento nella società, mettendo le macchine e la tecnologia a servizio dell’uomo e non il contrario, come normalmente avviene. 28 camere per ospitalità residenziale con tutti i confort, ampie aree comuni, laboratori per attività educative, area riservata alla riabilitazione, una cappella e diffusi spazi esterni immersi nel verde, rappresentano solo alcune delle nostre peculiarità. Tutto ciò che è stato edificato sino ad oggi è stato fatto solo con l’aiuto di Amici e Benefattori che hanno preso coscienza di un problema che esiste da tanto, tanto tempo ma di cui nessuno vuole assumersi la responsabilità di una pur parziale soluzione”. Resta ancora tanto da fare, ecco allora che sono stati molti quelli che hanno apprezzato l’idea di Mimmo e si sono detti prontissimi a contribuire al progetto. Complimenti a Mimmo e al suo gesto che mette da parte ogni umano egoismo a favore di chi è più fragile.
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