Mattinata intensa all’Istituto Comprensivo Carducci di Mariglianella. Una full immersion nella storia, un incontro di emozioni forti e commozione, all’ascolto di Ugo Foá. L’arzillo novantacinquenne, testimone delle Leggi razziali fasciste, è arrivato lo scorso mercoledì mattina, 1° Febbraio, apposta da Roma, accompagnato da uno dei suoi figli. “È la mia seconda volta qui a Mariglianella”, ha ricordato Ugo. “Quando mi è stato rivolto nuovamente l’invito, ho accettato subito con piacere: ricordavo di questa scuola la giovialità ed il clima di accoglienza che si respira.” Parole che inorgogliscono e che fanno bene, in un momento storico in cui degli alunni e della scuola italiana non si fa altro che raccontare solo le criticità e i disagi.
“Non me ne vogliano gli altri nostri illustri ospiti”, ha detto, al momento degli “onori di casa”, la dirigente scolastica dell’I.C. di Mariglianella, la professoressa Maria Grazia Avallone, “ma io gioisco e sono fiera anzitutto per la presenza tra noi di Ugo Foá”.
Memoria storica vivente, lucido e rigoroso nel suo racconto, Ugo Foá ha rapito per oltre venti minuti le attenzioni dei ragazzi di terza media, i primi fruitori della speciale “lezione” del 1° febbraio, concentratissimi sui dettagli e sulle curiosità della storia personale e familiare dell’ospite. Testimone ancora in vita dell’insensatezza e della crudeltà dei provvedimenti antiebraici dell’Italia del Fascismo, Foà si è soffermato soprattutto sulla sua esperienza di piccolo studente costretto a lasciare la scuola, negli anni forse più cruciali della formazione e dell’età scolare: il passaggio dalle Elementari al Ginnasio. Sebbene siano passati più di ottant’anni, nel racconto vivido dell’uomo sono apparsi evidenti ancora la commozione e la rabbia, la malinconia e lo sdegno per quegli anni bui e tragici.
Da cornice al discorso appassionato di Ugo ha fatto l’intervento della dottoressa Lucia Fortini, assessora regionale alla Scuola. Profondamente toccata dal tema della Shoah, l’Assessora si è rivolta direttamente ai giovanissimi presenti, riflettendo insieme con loro sul dovere di non dimenticare mai e, quindi, di studiare con passione la Storia.
Trascinante e proficuo anche l’intervento di Michelangelo Riemma, dirigente scolastico del Liceo Durante di Frattamaggiore e studioso del pensiero della filosofa ebrea sopravvissuta ai lager Hannah Arendt. ” Siate aquile per volare alto ed essere testimoni di valori.”, ha concluso il preside Riemma, cui i ragazzi hanno fatto anche qualche domanda nel corso del question time finale.
Agli interventi dei convenuti esterni si sono, infine, aggiunti anche quelli “di casa” del sindaco dottor Arcangelo Russo, del parroco di Mariglianella, don Ginetto De Simone e della moderatrice del forum, la dottoressa Antonella Laudisi, redattrice del Mattino, d’origini mariglianellesi.
Mai a margine della mattinata, i veri protagonisti sono stati gli studenti. Nel corso del dibattito, tra un intervento e un altro degli ospiti, hanno tenuto monologhi, recitato, cantato e danzato per riflettere, anche attraverso due strumenti paideutici privilegiati, l’arte e la musica, sulla catastrofe della Shoah.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.