DA METROPOLIS DEL 13 MAGGIO
Sant’Anastasia. Tre assenze che hanno pesato non poco sullo svolgimento della seduta del consiglio comunale. I consiglieri Mario Gifuni (capogruppo de La Destra) e Giorgio De Filippo e Rossella Ciccarelli (entrambi del Pdl) non si sono presentati, se la minoranza non fosse rimasta in aula sarebbe mancato il numero legale. I diretti interessati non fanno sapere il motivo dell’assenza, ma tra le ipotesi possibili la discussione inerente il cimitero comunale. In base all’attuale contratto che lega il Comune alla società che ha realizzato il progetto se i loculi, gli ossari, le cappelle non fossero vendute fra venti anni toccherebbe al Comune acquistarle. Si tratta di 106 strutture per un valore totale di oltre tre milioni di euro. Un particolare del contratto che non starebbe bene a tutti gli esponenti della maggioranza di centrodestra. Assenza su cui si sono concentrate anche le dichiarazioni della minoranza. L’assemblea consiliare aveva all’ordine del giorno molti debiti fuori bilancio, una delibera di rilievo erano quella sulla green-economy che è stata approvata all’unanimità e una sul cimitero che è stata approvata con 12 voti favorevoli, uno contrario e le tre astensioni dei consiglieri del Pd e del consigliere Raffaele Coccia. “Siamo soddisfatti del clima disteso in cui si è svolto il consiglio comunale”, dice Grazia Tatarella, segretaria del Pd, “che ha consentito di fatto il buon andamento dei lavori. Pur avendo constatato l’assenza di tre consiglieri di maggioranza, che di fatto non dava la possibilità di celebrare il consiglio comunale senza la nostra presenza in aula, abbiamo deciso responsabilmente di restare al nostro posto per permettere lo svolgimento della seduta e non creare faziosamente problemi al paese e alla massima assemblea cittadina. Nonostante ciò, non ci è sembrato opportuno da parte del sindaco e della sua maggioranza non accettare il rinvio della discussione ed approvazione della delibera riguardante la questione cimitero richiesta dal consigliere Barone, perché quest’ultima c’è stata consegnata appena due giorni prima del consiglio comunale e non cinque come previsto da regolamento. Non consentendoci, dunque di poterla studiare. Ci aspettavano una maggiore flessibilità che purtroppo non c’è stata. Auspichiamo che, dalle prossime volte, il regolamento venga rispettato e che le documentazioni ci pervengano in tempi congrui”. Al senso di responsabilità si è richiamato anche il capogruppo del Partito Democratico, Giovanni Barone. “Quando svolgevo la funzione di Presidente del Consiglio Comunale e la maggioranza non aveva il numero legale per iniziare i lavori invitavo sempre la minoranza a restare al proprio posto”, ha spiegato, “perché credo che tranne se non ci siano gravi motivazioni politiche o amministrative sia giusto che chi occupa un ruolo di rappresentanza istituzionale debba portarlo avanti fino in fondo. In virtù dei principi dell’alto senso di responsabilità e profonda deferenza delle istituzioni e non ultimo perché la sacralità del governo cittadino è inalienabile, ho ritenuto opportuno insieme al mio gruppo di non abbandonare l’aula. Resto comunque perplesso per l’ostinazione della maggioranza a non voler rinviare, di appena 7 giorni, un capo all’ordine del giorno riguardante i ‘copri-fossa’ cimiteriali. Abbiamo solo ottenuto la reiterata e non mantenuta, fino ad oggi, promessa di essere ligi alle elementari regole che disciplinano il consiglio comunale e le commissioni consiliari. La prossima volta che tali evenienze si dovessero verificare, saremo costretti ad abbandonare temporaneamente l’aula per esplicitare una forte e formale protesta. Intanto saremo molto attenti al significato politico da dare alle numerose assenze dei consiglieri di maggioranza”.
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