SOMMA VESUVIANA. Martedì 25 novembre, alle ore 19.30, serata all’enoteca arci organizzata dall’associazione TindadiRosso per celebrare la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Violenza che in Italia riguarda quasi 7 milioni di persone mentre in tutto il mondo ne coinvolge più di un miliardo e mezzo. Solo nel 2007, nel nostro Paese, 126 donne sono morte a causa delle violenze perpetrate da uomini, la maggior parte dei quali erano mariti, fidanzati o conviventi. Per questo la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne vuole essere un momento di riflessione oltre che di lotta e denuncia. Sancita nel 1999 dalla risoluzione 54/134 dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite invita governi, organizzazioni internazioni e ONG a promuovere attività ed eventi per accrescere la consapevolezza dell’opinione pubblica su questo tema. La data del 25 novembre fu scelta per rendere omaggio alle sorelle Minerva, Patria e Maria Teresa Mirabal della Repubblica Dominicana. Le tre donne furono trucidate nel 1960 dal regime di Trujillo che aveva mantenuto il Paese nell’arretratezza e nel caos per 30 anni. Quel giorno erano andate a visitare i loro mariti in prigione ma furono intercettate da agenti del Servizio Militare di Intelligenza. Portate in un canneto, prima di essere uccise, furono oggetto delle più crudeli ed efferate violenze. Non solo. Per simulare un incidente furono rimesse nel veicolo nel quale viaggiavano e furono gettate in un precipizio. Oggi sono il simbolo di tutte le donne che subiscono violenze, e non solo per motivi politici. “Ogni 3 giorni, una donna viene uccisa e nella maggior parte dei casi succede all’interno della famiglia -ha dichiarato Elettra Deiana, ex deputata del Prc- una situazione insostenibile. I tempi sono maturi per riportare alla luce il grande tema della violenza sulle donne.” Un chiaro richiamo alla classe dirigente italiana. “La politica deve saper ascoltare. Non è possibile che in tutti i settori, compresi i salotti televisivi, siano sempre gli uomini a parlare. -ha dichiarato l’eurodeputata Elisabetta Gardini in un recente convegno- E quanto alle donne che riescono ad affermarsi, se queste donne sono estensioni del potere maschile, poco ci importa. La non rappresentanza è una piaga tutta italiana, che indica il fallimento di una società non competitiva, che non mette a frutto le competenze delle donne e dei giovani. Per quanto riguarda la violenza, ritengo che le percentuali siano addirittura sottostimate. Basti pensare a quel tipo di violenza che non viene denunciato ma ti fa sentire sporca e umiliata: dalle bambine che incontrano l’esibizionista che fa gesti osceni, alle studentesse che si sentono offrire un trenta e lode in cambio di qualcos’altro.” Durante la serata all’enoteca arci sarà proiettato il film “Racconti di Stoccolma” di Anders Nilsson del 2006 dove si narra di delitti d’onore, violenze domestiche e tentati omicidi e dove i protagonisti, nonostante tutto, imparano a difendersi e ad andare avanti. Seguirà poi un dibattito con l’ex assessore al Comune di Napoli Dolores Madaro (nella foto), nota per le sue battaglie femministe e per il riconoscimento dei diritti degli omosessuali e dei transessuali.
Ferdinando Gaeta
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