Saviano – Quando la poetessa Anna Verlezza sul palco dell’auditorium di
Saviano ha detto – mentre riceveva il premio al posto dei Mattattori
assenti :
“Thomas Mugnano e’ il nuovo Eduardo “, la platea ha emesso un
lungo suono di
stupore. E via con le polemiche. Cosa e’ successo? Perche’ cotanta
provocazione
durante una premiazione ufficiale?
Abbiamo chiesto al brillante attore e
regista ciccianese un commento sull’accaduto e sul lusinghiero giudizio
della
sua fan. “La poetessa ha espresso democraticamente una sua opinione,
che non
sta ne’ in cielo ne’ in terra. Io sono anni luce sotto Eduardo, ma
chi ha vinto
la Rassegna e’ anni luce sotto di me”.
E monta la polemica. I toni
accusatori
di Mugnano aumentano: “Caro dottor Esposito, la giuria del Premio
Carmine
Mensorio quest’anno era pilotata, perche’ aveva tra i suoi membri
la cugina di
un attore che poi ha vinto i premi piu’ ambiti: quello della migliore
compagnia
(Gli amici del Signor G) e quello del miglior attore protagonista (Luigi De
Risi )”. “Ed ho le prove di quello che dico, e sfido chiunque a
dimostrare il
contrario”. Chiosa il vulcanico regista, che anche quest’anno ha
sfoggiato
serate con il tutto esaurito e numerose esibizioni teatrali anche fuori
regione
con i suoi “Matt-attori”.
Ma cos’era successo? “Due
giurati hanno abbandonato
la giuria perche’ avevano scoperto il favoritismo e i legami di
parentela. Come
puo’ una giuria giudicare serenamente tante compagnie se
all’interno due
giurati sono una la cugina e il presidente un amico carissimo del miglior
attore?”. Allora chiediamo a Thomas: “Come giudica il giudizio di
‘nuovo
Eduardo’ e ritiene che e’ stata una evidente provocazione?”.
A
qualcuno e’
sembrato un intervento concordato. “Assolutamente no – sbotta Mugnano
– la
poetessa ha detto la sua, e’ chiaro che io non condivido”.
“Ma la cosa piu’
grave e’ che la giuria e composta da persone non tecniche, che non
sanno quello
che giudicano”. A Thomas sfugge che il presidente e’ un regista
teatrale, che
un componete e’ un attore professionista e un altro un critico
teatrale, mentre
gli altri sono tutti laureati e giornalisti. “Con tutto il rispetto,
preferisco
farmi giudicare da tecnici del settore…”. Ma l’anno scorso aveva
vinto
proprio Thomas Mugnano e i Mattattori, giudicati da una giuria non tecnica
(Presidenti ProLoco…), con molti giurati assenti.
Laconica la replica di
Gigi Manfredi, presidente della giuria della Rassegna di quest’anno:
“Nel
rispetto della giuria che ho avuto l’onore e il piacere di presiedere,
del
patron che ha organizzato la rassegna e del pubblico che ha partecipato
alle
serate, nonche’ nel rispetto di me stesso mi esonero da qualsiasi
commento”.
Di
certo abbiamo appreso che la cugina dell’attore era assente la sera
dell’esibizione della sua compagnia e che tutti gli atti della giuria
sono a
distinzione di chiunque avanzasse dubbi, sospetti o accuse nei confronti
della
giuria e del suo operato.
Autore/Fonte: dr. Gennaro Esposito
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