NAPOLI. Appalto ad un’azienda abruzzese per il lavaggio e il noleggio del materiale tessile degli ospedali della provincia di Napoli. La protesta dell’UGL Campania.
Sul piede di guerra la UGL Chimici di Napoli per il subentro di una società della provincia di Chieti per il lavaggio e il noleggio del materiale tessile e medico per le strutture Ospedaliere della Provincia di Napoli. L’azienda appaltatrice inizierà a lavorare dal 4 maggio, quindi quasi all’alba di un’ipotetica famosa fase 2. Per l’UGL è il periodo meno indicato per “un rapporto interregionale”, in sintesi il “corredo tessile” degli ospedali napoletani dovrà viaggiare tra Campania e Abruzzo per il procedimento di lavaggio e poi successivo noleggio. “Abbiamo inviato una lettera al Presidente De Luca, non tanto per parlare della ormai nota vicenda lavorativa, che ahimè dovrà essere ripresa nelle sedi opportune, ma abbiamo chiesto al Presidente di sospendere immediatamente questo scempio” spiega il sindacalista Salvatore Pomo e continua: “è assurdo che in questo momento, con una Pandemia in corso dal prossimo 4 maggio ci sarà un via vai tra Napoli e Chieti di operatori nonché di materiali destinati agli ospedali. E’ assurdo come il presidente De Luca possa permettere che vi sia questo rapporto così intenso a livello interregionale”. Intanto apprendiamo che gli attuali lavoratori del settore “lavanderia” degli ospedali dovranno essere riassunti dalla nuova società con forme contrattuali “discrepanti” con i loro anni di lavoro e attualmente sono in lotta per “rivendicare” i loro diritti.
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