sabato 21 Settembre 2024
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Terzigno. Si dimette dalla commissione di “Casette Campitelli”.E’ caos tra i componenti

Terzigno. Si dimette dalla commissione Casette Campitelli: si riaccendono i riflettori sul giallo delle villette fantasma. E’ stato il consigliere di minoranza Franco Nappo a prendere le distanze dal caso di via Delle Camelie, i sessantuno fabbricati finiti nel mirino delle forze dell’ordine per essere stranamente di patrimonio comunale ma per i quali il comune non percepisce nemmeno un centesimo ormai da anni. E’ stato il nome di un ex amministratore comunale, poi, che compare come proprietario di uno degli appartamenti, a macchiare gratuitamente la giunta del sindaco Domenico Auricchio, tanto da riaccendere il caso. Un fulmine a ciel sereno, per il quale erano stati gli stessi amministratori di Auricchio a prendere prima le distanze dall’ex amministratore, silurandolo dall’esecutivo. Chiedendo, poi, chiarezza attraverso l’istituzione di un pull di avvocati che potessero indagare sulla cosa. Subito dopo l’acquisizione degli atti da parte dei militari che ora indagano per fare chiarezza. Ma ieri un altro tassello si aggiunge al giallo delle villette fantasma. La comunicazione delle dimissioni da parte di Franco Nappo dalla commissione istituita anni addietro proprio per cercare di risolvere il caso. La commissione rimane cosi composta solo da i restanti rappresentati politici quali:Nunzio Avino, Luigi Caldarelli,Felice Avino, Arcangelo Manzo, Dirigente Aerea Tecnica. “Casette Campitelli – spiega Nappo – rappresenta uno degli scandali maggiori di questo comune , non si conosce chi sono gli occupanti, a che titolo le occupano, non si ha contezza nemmeno di quante case sono, nonostante siano state riportate nell’inventario comunale quale patrimonio disponibie e alienabile. Case costruite nel 1931 e che da allora ad oggi si sono succeduti vari occupanti senza nessun titolo e senza mai pagare un euro a questo Comune. La funzione della Commissione era quella di effettuare una ricognizione completa sul patrimonio e di mettere in atto tutti i provvedimenti necessari e opportuni per la loro alienazione. Commissione invece che si è riunita una sola volta all’atto dell’insediamento”.

Giovanna Salvati

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