giovedì 19 Settembre 2024
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Terzigno. Manifestazione antidiscarica. I cittadini attaccano Auricchio

Terzigno. Il parco della vergogna, l’emblema dell’inadeguatezza,di chi avrebbe dovuto gestire il problema, l’incubo dei residenti ed ecco che al binomio dei tipici prodotti locali come la Lacrima Crhisti e la pietra lavica arriva “la munezza” e con essa la rabbia di chi non riesce a mandar giù l’offesa più grande che violenta l’ambiente ed offende l’uomo, una discarica in pieno parco nazionale .“Vergogna, vattene buffone, vergogna hai rovinato il nostro territorio” queste le urla che si sono innalzate contro il primo cittadino di Terzigno, Domenico Auricchio, durante il corteo di ieri mattina, contro la discarica in pieno Parco Nazionale del Vesuvio. Fischi ed insulti che hanno accompagnato l’intervento del tricolore che con rabbia ha cercato di difendersi e di far valere le sue ragioni. Un sabato fatto di rivendicazioni, quelle di quattro comunità cittadine. Terzigno, Boscoreale, Boscotrecase e Trecase, che con oltre mille persone hanno cercato ancora una volta di far prevalere i propri diritti sfilando per le strade cittadine in un lungo corteo. Con loro le associazioni del territorio, gli alunni delle scuole, i comitati cittadini da sempre in prima linea, Legambiente e Wwf e primi fra tutti i sindaci dei quattro paesi che senza timore sono scesi al fianco dei loro cittadini per difendere e proteggere il proprio territorio ancora una volta vittima delle offese e di una violenza ingiusta ed inaccettabile che non fa altro che mettere in cattiva luce un territorio fatto di risorse inestimabili. Eh si, perché l’unica immagine che viene trasmessa all’esterno è quella dell’incapacità da parte delle istituzioni di aver mal gestito un caso divenuto ormai di ordine internazionale. E lo dimostra il clima ostile andato in scena ieri mattina. A parlare ai cittadini i sindaci dei paesi limitrofi alla discarica ex Cava Vitiello “Le amministrazioni locali sono da sempre al fianco dei cittadini, siamo impegnati in prima linea per evitare l’apertura della discarica Vitiello – ha commentato il sindaco di Trecase Gennaro Cirillo – è un concetto che abbiamo ribadito in tutte le sedi e in più occasioni, abbiamo iniziato dalla Provincia chiedendo un consiglio provinciale monotematico per confrontarci, per avere risposte, chiediamo ancora una volta alla Provincia di esprimere un no definitivo all’apertura della cava Vitiello. Siamo disponibili a discutere con la Regione del piano rifiuti in Campania”. Ben più incisivo invece l’intervento del sindaco di Boscoreale Gennaro Langella “Abbiamo scritto al Presidente Fini e alla Commissione Ambiente alla Camera, per cercare di dare un segnale forte ma soprattutto per avere delle chiare risposte. Noi non vogliamo che si continua a rovinare cosi un territorio e la sua immagine – incalza Langella – ora basta”. A portare il suo contributo contro la discarica, anche il neoeletto sindaco di Terzigno Domenico Auricchio, ma per lui solo fischi ed insulti, che non bastano a demoralizzarlo “non mi interessa quello che voi mi dite – ha espresso con rabbia Auricchio – io sto qua per dire ancora una volta no”. Ma poi dinnanzi ai microfoni il suo sfogo assume un carattere completamente diverso e la sua rabbia per i fischi e le grida ricevuti dalla folla dei manifestanti, si trasforma, e Auricchio non esita a puntare il dito contro politici “io sono stato l’unico sindaco a rimanere al fianco dei comitati, dove sono stati invece i sindaci degli altri paesi, l’onorevole Casillo e il figlio dove sono stati quando io sono stato il primo a comprare persino una tenda per presidiare il sito? Ma come si fa a pensare che io ho voluto l’apertura della discarica, che cattiveria”. A sottolineare l’impegno delle istituzioni anche il presidente del Parco Leone e in particolare le parole del Cardinale Crescenzio Sepe che ha inviato una lettera ai cittadini. Ma ormai nulla serve per fermare lo scempio e l’unica certezza è nelle parole di chi si chiede “ci vogliono per caso far morire soffocandoci con la munnezza?”.

Giovanna Salvati

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