Terzigno. Cambi al vertice regionale per le candidature nel Pdl che potrebbero influire su quelle locali. E’ questa una delle voci di corridoio trapelate dagli alti vertici istituzionali. Nelle stanze, dove il verdetto per ogni tipo di candidatura porta il nome dei grandi big nazionali, in questi giorni sembra aver preso il via una serie di incontri di servizio per decidere le scelte ufficiali delle candidature locali, tra queste anche quella di Terzigno. La cittadina, infatti che si prepara a scendere al voto nel mese di marzo, dopo questi lunghi mesi di commissariamento, aveva già decretato il suo candidato. “ Rivogliamo Mimi e Mimi sarà il nostro candidato” era stato più volte ribadito nei mesi precedenti alla presentazione ufficiale di Domenico Auricchio, il Mimi dei terzignesi, presentato durante una serata di gran galà sponsorizzata dal Presidente della Provincia Luigi Cesaro e il sottosegretario Nicola Cosentino e molti altri “vip” dello scenario politico. Tanti furono gli applausi e le adesioni per Auricchio ben deciso a ritornare sulla poltrona e prendere in mano nuovamente le retini del paese. Ma ora qualcosa potrebbe cambiare. Ebbene con la scelta per il Partito del Popolo delle Libertà di candidare Stefano Caldoro, investitura che verrà ufficializzata proprio nella giornata di oggi, Terzigno potrebbe vedere un fuori programma proprio per Auricchio. Un cambio del candidato che scatenerebbe senza dubbio un vero e proprio terremoto nella cittadina. Auricchio infatti, che da sempre ha sostenuto il sottosegretario Nicola Cosentino, che lo ha investito della candidatura di cosi tanto largo anticipo, potrebbe finire cosi silurato da un nuovo candidato. Senza dubbio non per simpatie o meno, ma solo per decisioni di partito. E ora lo stesso Cosentino, che con il sorriso sulle labbra lo aveva battezzato ed elogiato, ma soprattutto promosso ,senza se e senza ma, non può lui stesso in prima persona concorrere, per i suoi problemi giudiziari , conseguenza questa che potrebbe portare un po’ di amaro in casa Auricchio. Una notizia però che rimane ancora blindata, i rappresentanti infatti degli alti vertici si riserbano bene dal lasciare dichiarazioni ufficiali, ma sottolineano “è ancora tutto da decidere”, una decisione quindi che potrebbe cosi sicuramente cambiare le carte in tavola. Auricchio, al momento con il maggior numero di consenso popolare potrebbe quindi non rincorrere il sogno di ritornare al comando del piccolo governo, e i suoi simpatizzanti? Sarà difficile vederli sostenere un nuovo candidato, avendo ormai nel cuore Mimi, nonostante l’ordine potrebbe venire dall’alto, l’alternativa risiederebbe nel doppio candidato o eventuale lista civica, ma anche questa potrebbe essere sfatata dall’attaccamento, ormai da sempre, di Mimi al Cavaliere. Insomma una geografia politica che sembra evolversi e mutare di ora in ora, come ormai da sempre quando si apre uno sipario politico. L’unica certezza potrebbe risiedere nell’ ormai infallibile detto politico “il primo nome del candidato che viene fatto è l’unico che non lo sarà mai”, ma anche questo è solo un semplice motto , se poi diventi verità o meno ci pensano i decorsi politici.
Giovanna Salvati
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