giovedì 19 Settembre 2024
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Terzigno. Escalation di violenza: città chiusa nella morsa del crimine

Terzigno. 2 Aprile 2011 ore 8,00 l’Ufficio postale di via Alessandro Volta entra nel mirino di quattro malviventi, portano via 60mila euro e trivellano la gazzella dei carabinieri di circa quaranta colpi di arma da fuoco dopo un lungo inseguimento. 6 Aprile 2011ore 23,50 dinnanzi al “Chill out bar” un uomo viene ferito con due colpi di arma da fuoco, gambizzato arriverà in ospedale in fin di vita. Meno di quattro giorni e due episodi sembrano confezionare la copertina di una cittadina completamente degradata, abbandonata, violenta e da vero e proprio far west. “Non ci fanno paura gli episodi,ma il numero.” Si spara in un dei bar più noti nella cittadina, si effettuano rapine dove i ladri non hanno alcun timore a sparare senza pietà e tutto suggerisce un cancro che sempre più dilaga. E mentre da un lato i carabinieri indagano e cercano di fermare le mani cruenti di chi commette atti simili, la mente dei cittadini risveglia scenari passati. Seppur lontano dagli episodi di ieri le paure, si quelle dei cittadini, sono sempre le stesse. L’ultimo episodio di sangue si verificò nel 2007: a finire nel mirino i fratelli Manzi, furono trucidati in pieno giorno all’interno del bar senza alcuna pietà. Regolamento di conti, ma ieri come oggi nulla ormai fa parte più di “conti” ma solo di predominanze territoriali. A Terzigno comanda lo spacciatore come Andrea Ranieri che la scorsa notte è stato gambizzato. Poco interessa se qualcuno possa vedere o sentire, l’atto di guapparia dopo una lite lascia sempre il segno. E i quattro rapinatori? Portare via il bottino a qualsiasi costo, pure se il “palo” avverte l’arrivo delle “guardie”. Non fa differenza, carabiniere o cittadino, chiunque avrebbe avuto un caricatore intero che poteva regalargli la morte. Due episodi diversi ma che inevitabilmente sottolineano uno status purtroppo dove la sicurezza sembra un lontano ricordo, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine. “Qui la camorra non c’è perciò succede questo” cosi commenta qualche cittadino a chi gli chiede un commento sugli ultimi episodi di violenza. Ma camorra non è un clan e seppur Terzigno non abbia mai vantato un clan d’eccezione e ben radicato, se non quello di influenza Fabbrocino dal limitrofo paese di San Giuseppe Vesuviano a quello degli Annunziata sul versante di Boscoreale, ha comunque collezionato sangue e agguati. Su entrambi i casi di violenza ci sono gli uomini della compagnia di Torre Annunziata guidati dal Tenente Alberto Degli Effetti e le novità almeno per ora sembrano allo stato embrionale. Dei banditi che hanno colpito l’ufficio postale purtroppo nessuna traccia: materializzati, scomparsi, svaniti nel nulla con un bottino di 60mila euro. Per Ranieri, il 48enne gambizzato, stessa storia. La pista è quella di un probabile sgarro: Ranieri avrebbe iniziato a spacciare in una piazza non sua, a prezzi di concorrenza e cosi la punizione. Due colpi di arma da fuoco dritti nella gamba destra: chi credeva d punirlo però potrebbe essere accusato di omicidio se le condizioni di Ranieri non migliorano, il 48enne infatti ha perso troppo sangue e rimane tutt’ora in sala di rianimazione.

Dal Metropolis del 9 Aprile 2011

Giovanna Salvati

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