DA METROPOLIS DEL 4 OTTOBRE
Ieri mattina, così come era già capitato a luglio, diversi residenti dell’antico borgo Casamale si sono svegliati con la bruttissima impressione di essere nel bel mezzo di un terremoto. Solo affacciandosi alla finestra ci si rendeva invece conto che il fortissimo vibrare di letto e casa erano il risultato dei lavori in corso a via Dietro Le Torri, dove da oltre un anno una ditta ha ottenuto l’appalto per realizzare un parcheggio multipiano. A dire la verità l’infrastruttura in questione (dal costo di oltre un milione e seicento mila euro) doveva essere ultimata, così come segnava il cartello di inizio lavori, a settembre 2010. Una serie di inspiegabili errori ed intoppi burocratici hanno notevolmente rallentato l’opera pubblica che è stata poi ripresa solo quest’estate. “Opportunamente” cambiato anche il cartello affisso all’entrata del cantiere che ora ha modificato la data di ultimazione dei lavori, prevista adesso per aprile 2012, così come ha cambiato anche direttore dei lavori ed altri tecnici che seguono il cantiere. A luglio il “terremoto” aveva portato alcuni residenti ad allertare le forze dell’ordine, carabinieri e vigili urbani, oltre allo stesso ufficio Tecnico comunale (Utc) che si occupa dei lavori, per rassicurarsi che tutto si stesse svolgendo in sicurezza, tenendo conto proprio del fatto che il borgo risale al periodo medievale e molte abitazione potrebbero riportare lesioni, se non peggio, a causa dei continui smottamenti del sottosuolo. Una pattuglia della polizia municipale e dirigenti dell’Utc effettuarono un sopralluogo, risultato: “Per il Comune i lavori sono sicuri”. Parole che però non rassicurano fino in fondo chi ogni giorno deve combattere con l’invasione domestica di polvere e rumori, e soprattutto risvegliarsi o convivere con il preoccupante smottamento dovuto ai lavori. In particolare oltre ad una trivella spesso in funzione, ieri il sobbalzare è stato particolarmente molesto per via del fatto che è stato abbattuto il lungo e pesante muro di cinta (come si vede nella foto) che costò diverse migliaia di euro quando è stato realizzato in pesante e massiccio cemento armato e che ora viene buttato giù in modo altrettanto costoso, tutto a spese dei cittadini che si trovano a dover far fronte, per ora, soltanto a disagi e a nessun beneficio.

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