venerdì 20 Settembre 2024
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Terremoto ’80, occasione sprecata per una seria pianificazione

“Il terremoto del 1980 un’occasione sprecata per pianificare un reale recupero ed una valorizzazione dei tessuti insediativi storici . Quali e quanti comuni si sono salvati dalle brutture della ricostruzione? Dobbiamo ricordare che alcuni portali in pietra di San Gregorio Magno sono stati rinvenuti addirittura negli Stati Uniti? Vogliamo ricordare Romagnano al Monte ( salernitano) , la Pompei del 2000 , che è stata completamente abbandonata per scelte sicuramente politiche e non tecniche e il paese ricostruito a qualche Km di distanza? Oggi il centro nuovo sembra un quartiere periferico e desolato di una grande città , mentre il bellissimo borgo antico, che sinora è stato preservato perché nessuno ci aveva messo le mani , sta per essere trasformato a fini “ turistico – culturali” , mentre gli abitanti di Romagnano hanno perso la loro storia , la loro cultura e non torneranno più”. Lo ha dichiarato , Francesco Peduto, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania , alla vigilia del terremoto che il 23 Novembre 1980 cambiò la storia della Campania . I morti furono quasi tremila.

“Oggi i tempi sono maturi – ha proseguito Peduto – anche per chiederci se almeno c’è stata una reale messa in sicurezza dei centri antichi e per rimettere gli studi geologici , geomorfologici e di microzonazione sismica al centro della prevenzione ed alla base di qualsiasi seria azione di pianificazione del rischio sismico e di governo del territorio. Sembrava banale e scontato, ma così non è , visto che dopo il terremoto dell’Aquila sembrava quasi che la geologia non c’entrasse più nulla con tali problematiche”.

Duro e chiaro il Presidente dei geologi campani.
“ In Campania – ha continuato Peduto – siamo fermi alla legge 9/83 ed alle Linee Guida finalizzate alla Mitigazione del Rischio Sismico – Indagini ed analisi geologiche , geofisiche e geotecniche del 2006 . Cioè abbiamo uno strumento normativo sorpassato ed obsoleto. Credo sia giunto il momento di predisporre uno strumento legislativo nuovo, adeguato ai tempi ed ai progressi delle conoscenze tecnico – scientifiche”.

Inoltre “ in qualche cassetto della Regione Campania – ha concluso Peduto – giace un disegno di legge regionale su “Funzione e delega in materia di difesa del territorio dal rischio sismico” licenziato nel 2005 da una commissione regionale alla quale avevano partecipato esperti e ordini professionali. Per quel disegno di legge l’Ordine profuse molte energie , con apposite commissioni speciali di studio, con il coinvolgimento di esperti e docenti universitari e, almeno per quanto riguarda la pianificazione geologica in zona sismica, ritengo che fu messo a punto un articolato all’avanguardia , riconosciuto , accettato e condiviso che avrebbe consentito di colmare lacune ed incongruenze della normativa vigente. Si potrebe chiaramente parlare di tante altre cose , dalla filiera normativa in materia di rischio sismico alle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni , dal fascicolo del fabbricato ai PPCC (Piani Protezione Civile Comunali) che non esistono o esistono solo sulla carta , e questo crea enormi problemi , per il rischio idrogeologico come per il rischio sismico” .

Per interviste : Francesco Peduto – Presidente Ordine dei Geologi della Campania – Tel 335 7497534

Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa Ordine dei Geologi della Campania – Tel 334 7719759 – 392 5967459 –

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