L’opera si basa sulla revisione di una commedia in tre atti del 1928. La storia è ambientata alla fine degli anni venti, con protagonista la farsesca figura di un usuraio che presta soldi con interessi alti persino al nipote.
Questi decide di fare testamento, ma agli spettatori non è lecito sapere a chi lascerà i suoi averi. Se al nipote ‘Rafele’ o alla giovane ‘Ntunetta’, che vive in casa sua come una ‘moglie’, che nella prospettiva si concedono folli spese e la promessa di matrimonio! Oppure … Il fatidico “Lascio tutto a…” sospensivi … apre a continui colpi di scena fino alla chiusura del sipario.
Si ricorda che una celebre interpretazione avvenne negli anni cinquanta ad opera di Luisa Conte e Nino Taranto.
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