La Redgrave abbraccia Eugène Chaplin e lancia un appello di pace. Verdone travolge il pubblico. Cala il sipario sulla XXX edizione del Premio Charlot, Chiambretti grande mattatore della serata. Gemellaggio tra il Comune di Salerno e quello di Venezia. Applausi per Ficarra e Picone, Giuseppe Zeno, Serena Rossi, Gianmarco Tognazzi, Clayton Norcross, Carolina Crescentini, Catena Fiorello, Bianca Guaccero, e la bambina della Motta.
Vanessa Redgrave sale sul palco del Premio Charlot, accolta dalla standing
ovation del pubblico di Salerno, mentre sul maxi schermo scorrono le immagini
della sua straordinaria carriera, lei ringrazia tutti e racconta un po’ di se e un po’
del suo impegno per chi è più debole, per chi è più solo e soprattutto per la
Palestina, affinché vengano riconosciuti i loro diritti. Gli applausi non si contano,
ogni parola ogni frase del Premio Oscar inglese viene interrotta dal pubblico che
continua ad attribuirgli i giusti meriti e che concorda in pieno con tutto ciò che lei
dice sul palcoscenico contro la guerra, contro la disoccupazione, contro il
razzismo, il fascismo, il nazismo. E’ questo il momento più bello in assoluto della
serata di gala della XXX edizione del Premio Charlot. Il momento sicuramente più
atteso. La Redgrave non si nega al suo pubblico e sul palco, una volta raggiunta
dal marito Franco Nero, si diverte a ricordare dei loro primi incontri, dei film
girati insieme e del loro matrimonio rimasto segreto per anni. Regala un ventaglio
rosso al presentatore Piero Chiambretti e accoglie a braccia aperte l’arrivo sul
palco di Eugène Chaplin che gli consegnerà il Premio Charlot Grandi Protagonisti dello Spettacolo.
Un lungo e forte abbraccio, poi la consegna della statuetta
raffigurante il grande Charlot e lei che la solleva in alto per poi accarezzarla con il
volto, per poi baciare il marito Franco sollevando ancora il premio appena
ricevuto.
“Sono davvero onorato di consegnare a lei questo Premio – ha detto
Eugène Chaplin – lei che è stata non solo la più grande attrice di tutti i tempi, ma
soprattutto la prima a dare voce a chi non ha voce, la prima a parlare e a
segnalare le tante, troppe ingiustizie che ci sono nel mondo. E stata la prima e
continua ancora oggi, con forza ed impegno a difendere i diritti di tutti gli esseri
umani”. Dunque la consegna del Premio a Vanessa Redgrave è stato il
momento più bello della serata di gala dello Charlot, come momento bellissimo è
stato l’intervento di Carlo Verdone, premiato da Valerio Caprara e dal
presidente della giuria Nino Petrone per il film “Benedetta Follia”.
Verdone ha scherzato con Chiambretti, ma soprattutto con il suo pubblico, che ancora una volta gli ha dimostrato tanto affetto e amore.
Applausi anche per tutti gli altri premiati della serata, presentati sul palco da Chiambretti che è stato il vero mattatore della serata e dalla bella Metis Di Meo, a cominciare da Ficarra e Picone amici dello Charlot. A loro è andato il premio speciale per “Processo a Chinnici”, il corto diretto da Marco Maria Correnti, prodotto da Tramp Limited da un’idea di Giovanni Furnari, per la particolare tematica trattata, la mafia vista dai ragazzini, con protagonisti tutti giovanissimi attori debuttanti.
Belle le esibizioni musicali di Luca Foffano, il tenore di Venezia, giunto a Salerno
accompagnato dall’ Assessore del Comune di Venezia Matteo Senno, il quale ha
stretto un gemellaggio tra le due città con il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli,
e l’esibizione di Bianca Guaccero che ha avuto il compito di chiudere la serata di
gala deliziando il pubblico con l’esecuzione di tre brani musicali. Altri
riconoscimenti sono stati poi consegnati nel corso della serata per la sezione
Cinema Corti a Gianmarco Tognazzi e Carolina Crescentini per il Festival
Internazionale Corto Tulipani di Seta Neri, a Clayton Norcross per la fiction
Beautiful, per la categoria libri a Catena Fiorello, che ha ringraziato al pubblico
dedicandogli una poesia, ed ancora a Sofia Brescia la bambina protagonista
dello spot della Buondì Motta e ai dirigenti dell’azienda di dolciumi. Ed ancora a
Serena Rossi, Giuseppe Zeno. Per la fiction Don Matteo a Cristiano Caccamo
e Maria Sole Pollio, e a Frank Matano per l’opera prima “Tonno Spiaggiato”.
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