OTTAVIANO. Da un mese ad Ottaviano sono in vigore le strisce blu, parcheggio a pagamento non proprio economico se si considera che un’ora costa 70 centesimi, da qualche giorno però l’Amministrazione ha comunicato i prezzi previsti per gli abbonamenti. Anche quelli non sono “leggeri” e allora ad intervenire sulla discussione, nata a riguardo sui social network, è stato l’ex consigliere comunale Emanuele Ragosta. Da sempre attento alle questioni ottavianesi, Ragosta ha scritto direttamente al sindaco Luca Capasso facendo l’esempio di altre città, chiedendo di valutare soprattutto la possibilità di applicare tariffe “flessibili” per agevolare i nuclei familiari che hanno un reddito più basso.
“Luca non intervengo mai su questioni pubbliche, ma consentimi una osservazione”, ha scritto Ragosta rivolgendosi al primo cittadino, “Credo che la previsione di una tariffa unica (35 euro al mese per chi ha abitazione che affaccia su area soggetta a striscia blu) sia uno sbaglio, anche se il sistema attuale delle strisce blu preveda diversi orari in cui il pagamento della sosta non sia dovuto. Devi sapere che tanti Comuni italiani non applicano la tariffa unica per gli abbonamenti ma tariffe differenziate e flessibili. Prevedono, infatti, tariffe differenziate per gli abbonamenti a seconda del reddito del nucleo familiare. Potevate prevedere un minimo di 10 euro al mese fino ad un massimo di 35 solo per fare un esempio. E finanche l’abbonamento in esenzione per quelle famiglie che sono al di sotto della soglia di povertà ma che hanno un’auto magari vecchia di 10 anni. E che hanno la sfortuna di non avere garage o posto auto in quelle aree dove c’è la sosta a pagamento”. Ma Ragosta va oltre, calcola il costo finale di un abbonamento per un anno e sottolinea le differenze tra un dipendente pubblico e un “semplice” cittadino e le ripropone al sindaco: “Inoltre qualcuno potrebbe obiettare ragionevolmente del perché i dipendenti pubblici (ad esempio i nostri dipendenti comunali) possano avere diritto ad un abbonamento ridotto a 20 euro al mese… mentre i comuni cittadini debbano pagare 15 euro in più al mese, ossia 35 euro. Il discrimen qui resta un problema. L’unica cosa che mi viene da pensare è che se si vuole, si possono prevedere tariffe differenziate. Qui ad esempio è stato fatto per categorie. La mia proposta è più ragionevole e più equa perché guarda alla reale situazione economica del soggetto richiedente. Questo perché 35 euro per 12 mesi fanno 420 euro all’anno. Una cifra che peserà non poco sul bilancio familiare degli ottavianesi che decideranno – loro malgrado – di stipulare un abbonamento. Credo che la tua giunta, da sempre attenta al sociale, possa ovviare alla previsione attuale e prevedere un meccanismo tariffario differenziato per gli abbonamenti, magari con esenzioni per quelle categorie di cittadini come pensionati minimi e anziani con problemi di salute che abitano lungo i tratti di striscia blu e non possono parcheggiare altrove. O quantomeno trovare una soluzione alternativa o un correttivo che sia ancora più vicino alle reali esigenze dei cittadini. E ciò a prescindere dai suggerimenti e dalle richieste che in concreto ti siano pervenute in queste settimane”. Riflessioni interessanti, condivise da molti cittadini che in questi giorni si stanno lamentando per il costo della sosta, riflessioni sulle quali anche la giunta Capasso potrebbe ragionare e decidere di intervenire e non è escluso che lo faccia.
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