Striano. Il sindaco manda a casa Soviero e raddoppiano i silurati politici. Colpo di scena nella casa comunale strianese, dove ieri mattina il sindaco Antonio Del Giudice ha revocato la delega per le Politiche giovanili, Informagiovani, Pubblica Istruzione, Polizia Municipale e Viabilità all’Assessore Franco Soviero. Una decisione scaturita, almeno da quanto dichiarato a caldo dall’ex militante della giunta Del Giudice, per essersi opposto ad un provvedimento di giunta “ un comportamento ridicolo, ho solo votato contro un provvedimento ed un progetto che non credevo rispettasse i canoni ai quali mi ispiravo – ha spiegato l’ex assessore Soviero – all’ordine del giorno infatti mi sono permesso di contrariare le scelte relative al canone di depurazione e subito dopo qualche minuto di confronto e dibattito sono stato mandato a casa dal sindaco”. Una scelta forte che porta un nuovo scossone al piccolo governo locale dove già qualche mese fa era stato silurato l’ex assessore alla cultura Francesco Trippa. Ma nessun passo indietro per il tricolore cittadino che non sembra per nulla temere il suo ex alleato nell’appoggio ala minoranza che conquista un’altra pedina, viceversa, commenta “era da tempo che i rapporti con Soviero, si erano inclinati. Nulla ho da dire di un uomo che si è impegnato, ma la macchina comunale non può e non deve essere un mezzo per operare da dittatori e quando vengono a mancare i principi di operosità trasparenti, quei servizi biunivoci, solo per il paese e i suoi cittadini, allora ritengo che non si possa assolutamente stare a discutere e perde tempo . Non è assolutamente vero che ho declassato politicamente Soviero per un voto contrario – incalza Del Giudice – cadrebbero anche i miei principi democratici, sul quale, e Soviero lo sa bene, più volte mi sono appellato e ci siamo confrontati in modo costruttivo, ma questa volta Soviero ha assunto comportamenti irresponsabili e che non camminano con le linee politiche sane e leali che abbiamo più volte promosso e promesso ai nostri cittadini. Abbiamo un codice etico e morale e solo quello va rispettato prima di tutto, nell’essere politici come nell’essere uomini”. Si dimostra offeso e senza dubbio deciso nel non revocare la sua immobile disposizione, il sindaco Del Giudice, e non teme che questo secondo scossone possa mettere in pericolo l’equilibrio della sua stessa maggioranza. “Con questa scelta la mia maggioranza è ancora più forte di prima – conclude Del Giudice – di andare a casa non ho paura, perché al contrario di molti altri non vivo assolutamente di politica, non l’ho mai fatto e mai lo farò, ho scelto di dare un contributo al mio paese sposando la politica e sino a quando sarò in carica mi opporrò pienamente a comportamenti scorretti e poco trasparenti”. E cosi la compagine governativa muta nuovamente : Soviero raggiungerà il licenziato Trippa, e la sua poltrona rimarrà per ora in mano al primo cittadino.
Giovanna Salvati
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