NAPOLI. “STREGHE -Sulamente femmene” performance realizzata dalla nascente compagnia “Refole e vento” con tema centrale il femminicidio, regia di Anna Troise.
Lo spettacolo si terrà domenica 5 marzo alle ore 20.30 a Santa Fede Liberata in via Giovanni Maggiore Pignatelli a Napoli..
Marinella Paura, Stefania Musto, Gabriella Cirillo, Marianna Matacena sono la voce e il corpo di questa compagnia nata lo scorso anno dal laboratorio di teatro di Santa Fede Liberata diretto da Anna Troise.
I musici sono: il Alessandro D’Alessandro alla chitarra, Claudio Russo alle percussioni, voce Paolo Esposito Mocerino
Di cosa tratta il vostro spettacolo?
Si tratta della violenza sulle donne”, spiegano le giovani attrici di “Refole e vento”, che subiscono il danno, la sofferenza fisica, sessuale, psicologica, la privazione arbitraria di libertà mostrano che il FEMMINICIDIO è la punta di un iceberg sotto la quale giacciono stereotipi mai superati anche se aspramente contrastati dalla forza delle donne che affrontano la vita con dignità e determinazione.
Qual è il vostro approccio a teatro su un tema di così grande attualità?
“STREGHE -Sulamente femmene” è un vero e proprio viaggio che fotografa l’universo-donna con brani di scrittura originale e stralci di letteratura, articoli di giornale, dati presi da ricerche istat, poesia etc.. La compagnia Refole ‘e vento, come spiffero di speranza, naviga sul mare di alcuni input e temi (es. le spose bambine dei boss alla periferia di napoli, i video hard che diventano virali, la pubblicità di mercato che utilizza la figura femminile, notizie di cronaca come quella delle operaie bruciate in fabbrica perché chiuse a chiave dentro i locali dal padrone di turno, la violenza, lo stupro etc..)
Qual è la chiave di lettura per uno spettacolo su un tematiche così complesse per coloro che vorranno assistervi?
Streghe – sulamente femmene” è uno spettacolo che paragona le donne nelle loro piccole e grandi battaglie, alle leonesse dei nostri giorni che lottano con determinazione e passione per la giustizia e la dignità trionfando sul male delle società sessiste.
Quali sono le tipologie linguistico-drammaturgiche di cui vi servirete nella rappresentazione?
Lo spettacolo è teatrale e musicale accosta il dialetto alla lingua madre è sperimentale e suggestivo nell’accoppiamento tra musica canto. La recitazione a tratti è suggestivamente surreale.
Una rappresentazione drammaturgica sul Femminicidio con la regia di Anna Troise che, nella commistione tra canto e recitazione, passerà da un quadro all’altro senza mai spezzare il filo di un racconto vibrante e passionale , si replica il 19 marzo.
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