Pomigliano. Qualcuno prova sollievo, qualcun altro esprime le sue preoccupazioni.
Sono i sentimenti contrastanti tra i lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli) dopo le dimissioni del Ceo Carlos Tavares.
“Ha smantellato tutto – spiega Antonio, del reparto montaggio – da quando è arrivato lui il nostro stabilimento è stato fatto a pezzi.
Hanno venduto a privati il palazzo degli uffici, alcuni capannoni, destinati ad una palestra, sempre di privati, e ad altre aziende che nulla hanno a che vedere con il nostro settore. Ci hanno anche tolto ‘Natale Bimbi’, una festa per le famiglie. Una direzione fallimentare. Speriamo che il nuovo amministratore delegato sia Italiano, e risollevi le sorti dei nostri stabilimenti. Ora non potrà che andare meglio”. Qualcun altro, come Vincenzo della lastratura, vede invece nelle dimissioni una fuga in avanti: “È scappato – ha sentenziato il lavoratore – ormai questo stabilimento, come tutti quelli italiani, sono destinati a chiudere. Dopo aver fatto perdere soldi agli azionisti, e fatto in modo di eliminare quante più ditte esterne possibile, ora tocca a noi. Hanno ragione i lavoratori di Trasnova, noi siamo i prossimi”.
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