Pomigliano. Per gli innumerevoli problemi impiantistici e di approvvigionamento della componentistica da assemblare e, in ultimo, per gli scioperi dei lavoratori di questi mesi, l’azienda ha accumulato un deficit di circa 60.000 vetture (meno 50.000 Panda; meno 10.000 Tonale) rispetto ai piani produttivi e di vendite programmati. Non è pensabile colmare questo grave “deficit produttivo” con l’intensificazione di ritmi e carichi di lavoro già insostenibili e che minano rovinosamente la salute dei lavoratori costretti inoltre ad operare in condizioni ambientali ed igieniche semplicemente vergognose. Ed è incompatibile il permanere della cassa integrazione strutturale e da anni (e che tra altro falcidia i salari delle fabbriche Stellantis italiane già tra i più bassi in Europa) ed il ricorso al lavoro straordinario e i recuperi al sabato.
Di questo passo Stellantis non riuscirà mai a recuperare le 60.000 vetture perse. l’azienda si rassegni: con le buone o le cattive riporteremo la democrazia in fabbrica per la forte tutela dei lavoratori.
Slai cobas FCA / Stellantis Pomigliano
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