NAPOLI. Fatture pagate piu’ volte, spreco di risorse pubbliche a danno dei pazienti all’interno dell’Asl Napoli 3 . Sull’argomento sono intervenuti con un’interrogazione parlamentare che sarà protocollata martedì i rappresentanti parlamentari di Articolo1, Luisa Bossa, Arturo Scotto, Giorgio Piccolo e Massimo Paolucci e con un’interrogazione consiliare , protocollata stamane, il consigliere comunale Salvatore Vozza.
‘’Negli ultimi anni, a causa delle politiche di riduzione della spesa sanitaria a livello centrale e del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Campania, – si legge nell’interrogazione – il sistema della salute è entrato in un circolo vizioso che ha costretto sia i cittadini utenti che gli stessi lavoratori della sanità a fare i conti ogni giorno con drammatici effetti di riduzione dei Livelli Essenziali di Assistenza, dovuti alla progressiva depauperazione delle risorse umane, al diffuso precariato acuito dagli incarichi di lavoro a tempo determinato in particolare per il personale medico, alla chiusura di servizi territoriali gestiti dai distretti con il conseguente allungamento delle liste di attesa e la riduzione dei servizi ospedalieri’’. Riduzione dei servizi che nei singoli territori ha significato disagi per i pazienti con lavoratori e personale medico costretti a svolgere il proprio servizio sempre in condizioni di estrema precarietà. Un caso estremo, riportato anche dalle cronache nazionali pochi mesi fa, è stato quello che ha visto coinvolto il pronto soccorso dell’ospedale di Nola, dove gli operatori sono stati costretti ad accogliere e a visitare i pazienti stesi a terra. ‘’Di contro a queste quotidiane criticità a cui devono far fronte i cittadini e gli operatori tutti della sanità, si è potuto verificare – denunciano i rappresentanti istituzionali di Articolo Uno- una situazione che lascia sconcertati e che invita ad una seria riflessione su come sia possibile che si verifichino enormi sprechi di danaro pubblico: mi riferisco alle fatture per esami presso i centri accreditati liquidate due e finanche tre volte e forse anche oltre. Dall’inchiesta svolta, come riportato dalla stampa, emergerebbe che centri privati dell’area vesuviana sarebbero stati pagati dall’Asl Napoli 3 Sud per cure di riabilitazione mai autorizzate o mai effettuate, ovvero sarebbero stati emanati più volte ordini di liquidazione per le stesse prestazioni, e sarebbero anche state liquidate fatture relative ad esami in maniera generica senza alcuna specifica dettagliata; da un primo approssimativo calcolo emergerebbe un danno alle casse dello Stato di svariati i milioni di euro. Il tutto, sembra, senza che alcun organo di controllo aziendale si rendesse conto di tale anomalia. Sebbene la Corte dei Conti abbia già messo sotto il riflettore queste vicende di mala sanità e sia già stata avviata un’indagine da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, verso cui esprimiamo fiducia e rispetto, non possiamo tacere e non denunciare questo enorme spreco di danaro pubblico perpetrato in un’ASL dove la mancanza di risorse finanziarie ha comportato e continua a comportare disagi e criticità che ricadono sulla qualità del servizio erogato, sugli operatori e sui cittadini. Siamo convinti che oltre che accertare quali siano le responsabilità dei vertici aziendali, degli uffici coinvolti, dei centri che hanno beneficiato di queste fatturazioni; se ci siano, inoltre, responsabilità o intrecci con parte della politica locale e regionale in questo scandalo. Scandalo che rappresenta un incredibile paradosso in una ASL che molto spesso, per mancanza di fondi, interrompe finanche l’assistenza diretta costringendo i pazienti a pagare farmaci e esami’’. Un tema quello della Sanità in Campania che non può essere ridotto a semplici slogan ‘’ Come gruppo parlamentare – dichiarano i rappresentanti di Articolo 1 – promuoveremo una campagna di ascolto partendo proprio dall’Asl Napoli 3 che con i suoi 8 presidi ospedalieri e 13 distretti è pertanto la più grande Azienda Sanitaria d’Europa per estensione e bacino d’utenza, servendo oltre un milione di utenti’’. Sul versante locale dai banchi dell’opposizione il consigliere comunale Salvatore Vozza chiede invece al primo cittadino di Castellammare di attivarsi con gli altri Sindaci per proporre che si svolga, con la partecipazione del Presidente della Regione, una riunione urgente per valutare ‘’quanto – dichiara Vozza – sta accadendo nella nostra ASL a partire dalla vicenda delle fatturazioni per accertare l’esatto ammontare dell’esborso; per accertare l’esistenza di accordi per la restituzione dell’indebito pagamento ad esclusivo vantaggio dei privati; per definire – cosi come sottolineato in entrambe le interrogazioni quella cittadina e quella parlamentare- le misure necessarie affinché la Sanità venga sottratta da ingerenze politiche, ponendo fine a un sistema politico affaristico attraverso il quale la camorra gestisce appalti, risorse e voti; un cambio immediato dei vertici di questa ASL’’Sostieni la Provinciaonline
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