domenica 22 Settembre 2024
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Spazi per l’arte, ecco l’appello di Mikele Buonocore

Un tavolo di confronto per elaborare una Consulta al fine di “rilanciare l’arte ed i tanti artisti che potrebbero insieme contribuire a preservare le caratteristiche e tradizioni di Sant’Anastasia”. Questo l’appello del cantautore Mikele Buonocore, volto all’amministrazione anastasiana. “Il nostro paese – dice Mikele – è ricco di talenti in settori diversi quale la musica, che più mi appartiene, ma c’è il teatro, la danza e c’è chi tenta di ‘unire’ per operare, adoperando queste arti per aiutare gli altri. Una forma di socialità – spiega il cantautore – che sembra non essere apprezzata, o quanto meno valutata da tutti, insomma, io trovo un piacere mettermi al servizio del prossimo con il mio mestiere anche solo per la gratificazione che mi trasmette farlo. Una prima impronta di unione, ha dato i suoi frutti solo qualche giorno fa – dice Mikele – da una collaborazione con Cettina Ciliberti, con la quale abbiamo elaborato lo spettacolo Festa di primavere, lavorando con bambini con disabilità del Centro Liguori, esperienza che mi ha dato tanto. La seconda mi vede in questi giorni in contatto con la compagnia teatrale Giocondi, ed insieme daremo anima ad un’opera, che mi auguro non sia la sola”. Importante per l’artista è dare adeguata considerazione ai tanti artisti di questa terra. “Occorre dare un senso a tutto e dire che a Sant’Anastasia, dare ‘valore’ all’arte, è difficile, è un territorio che dimentica, pur essendo contenitore di eccellenze da valorizzare. Maurizio de Franchis, Aldo Campana ( Lega leggera), il maestro Girolamo De Simone, sono alcune delle ricchezza di questa terra – ricorda Buonocore e precisa – Sento il dovere e la necessità di chiedere a chi ha il potere di farlo, di dare valore e spazi all’arte, da qui il mio appello: solo dalla condivisione si può pensare alla crescita del paese in tutte le sue forme artistiche. Collaborazioni che tracciano le basi per lo scambio e partecipazione, e che aprano le porte di stanze che sino ad oggi sono come camere stagne, orticelli privati che non arricchisco il territorio. Per questo spero nell’apertura dell’assessore alla Cultura o del sindaco, che sposando l’iniziativa, convochi un tavolo attorno al quale l’arte prenda parte e spazi in questa società nella sua omogeneità e varietà. Sarebbe bella la possibilità di formare un tavolo di confronto composto da artisti locali, che conceda il passo all’elaborazione di una Consulta per ‘valorizzare’ l’arte, cosicché si crei aggregazione e crescita della comunità tutta”.

Maria Beneduce

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