SOMMA/SAVIANO. Tra i pomodori San Marzano e Piccadlly, tutti Doc, e di ottima qualità, coltivavano anche piante di cannabis alte almeno 1,60 metri.
A fare la scoperta i carabinieri della Stazione di Somma vesuviana (agli ordini del maresciallo Raimondo Semprevivo) che hanno trovato 620 chili di cannabis in una serra, tra frutta e ortaggi ed arrestato i 3 “coltivatori”, come annunciavamo stamane. Avevano allestito una serra per la coltivazione “intensiva”, di cannabis indica in via Fressuriello a Saviano, all’interno di un fondo agricolo, proprietà di un 32enne.
I carabinieri hanno arrestato sul posto le 3 persone sorprese all’opera: si tratta di Michele Meraviglia, 36 anni e Diego Luciano Miracolo, 33 anni, entrambi di Cercola, nonché del proprietario: Gaetano Romano, 32 anni, di Somma Vesuviana.
Tutti sono ritenuti responsabili di coltivazione e di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Le successive perquisizioni hanno portato al rinvenimento e sequestro di 374 piante di cannabis per un peso complessivo 620 chili), oltre a 13 chili di stupefacente già confezionati ed etichettati “amnesia”, pronti per lo spaccio al dettaglio, dell’impianto per l’essiccazione e il materiale per il confezionamento.
Meraviglia e Miracolo sono stati tradotti nella casa circondariale di Poggioreale mentre Romano è stato tradotto agli arresti domiciliari.
I militari hanno accertato che non si limitavano a coltivarla, in uno stabile vicino era stato anche allestito il laboratorio per l’essiccazione e il successivo confezionamento dello stupefacente. Avevano adibito un vero laboratorio per il confezionamento, la droga veniva stipata prima in sacchi da un chilo, poi c’era un moderno impianto per farla essiccare con tanto di timer, umidificatore e biglietti dove veniva segnata la data di inizio essiccazione per fornire un prodotto lavorato in maniera ottimale.
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