Somma Vesuviana. Una campagna elettorale in piena bufera. Alle accuse del candidato sindaco Antonio Granato risponde oggi Pasquale Piccolo. Contro la prima denuncia arriva un’altra denuncia. Il leader di Aurora, Udc-Ncd, Noi Sud-Lista Cuore, Fratelli d’Italia, Progetto Somma e Somma Protagonista ieri mattina ha presentato un esposto alla Procura di Nola chiedendo che vengano verificate le dichiarazioni fatte da Granato e gli altri componenti della sua coalizione nel corso della conferenza stampa che si è tenuta venerdì mattina ed ha scatenato una tempesta mediatica su Somma.
“Droga in cambio di voti”, era la notizia riportata sui maggiori organi di stampa regionali e nazionali, dichiarazioni che sono oggi discusse sui maggiori social network, scatenando aspre polemiche tra chi parteggia per Piccolo e chi lo fa per Granato.“Io non ho bisogno di fare patti di trasparenza e legalità con la mia gente , la trasparenza e la legalità sono costanti della mia vita quotidiana. Il patto e’ una cosa a termine”, ha commentato Piccolo, riferendosi al Patto che Granato ha detto di voler sottoscrivere con la città dopo gli eventi che hanno, secondo il suo schieramento, condizionato il voto al primo turno.
“Stante la portata delle affermazioni fatte dall’avvocato Granato”, scrive il leader dell’Aurora nel suo esposto presentato al procuratore capo Paolo Mancuso e a comandante della stazione dei carabinieri di Somma, il maresciallo Raimondo Semprevivo, “sollecito, nella qualità di rappresentante della coalizione, lo svolgimento di tutte le indagini al fine di verificarne la fondatezza e soprattutto chiedo che lo stesso sia immediatamente escusso, affinché riferisca nomi, fatti e circostanze in forza dei quali si è sentito legittimato a rilasciare tali dichiarazioni. Tanto non solo al fine di tutelare l’integrità morale di quanti hanno partecipato onestamente alla competizione elettorale, che non può essere scalfita da affermazioni meramente propagandistiche (provenienti da chi è rimasto deluso dal risultato ottenuto!) ma anche perché ritengo che ognuno debba rispondere delle proprie affermazioni, soprattutto nel rispetto del diritto di quanti possano essere solamente sfiorati dalla genericità delle stesse”.
Concorde a non voler gettare altro fango, anche il consigliere comunale uscente Vincenzo Piscitelli e rieletto alle elezioni di una settimana fa, secondo della lista Aurora con 494 voti.
“Le dichiarazioni di Antonio Granato e dei suoi fanno riferimento a segnalazioni pervenute da parte di elettori”, commenta il neo eletto consigliere, che siederà a Palazzo Torino anche in caso di sconfitta, “Benissimo, allora bisogna ricordarsi i “ segnalatori “ chi sono e farli interrogare dai carabinieri. Invitiamo le forze dell’ordine ad andare fino in fondo. Somma Vesuviana deve sapere”. E poi aggiunge: “Non si può, senza un minimo di rispetto, mortificare 11291 cittadini di Somma Vesuviana (quelli che hanno votato Piccolo al primo turno, ndr), la maggioranza dei votanti, che hanno scelto di votare per una coalizione. Sono stati sconfitti prima dai cittadini e poi dalle altre coalizioni che, pubblicamente, hanno manifestato il loro dissenso rimandando al mittente la volontà di apparentarsi ufficialmente. Le stanno provando tutte, buone e cattive. Dispiace vedere chi per anni ha amministrato il nostro paese, cadere così in basso, mortificare la politica locale. Potevano chiudere in bellezza. Nessun onore per i vinti”.
DA METROPOLIS DEL 1 GIUGNO
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