SOMMA VESUVIANA. Una denuncia presentata dal candidato sindaco Antonio Granato, e dai rappresentanti delle liste che lo appoggiano (Noi Liberi, Giovani per Somma, Forza Italia, Insieme per Somma e Alleanza per Somma) per consentire che vengano fatte indagini sull’ipotesi della compravendita dei voti.
A firmare l’esposto con Granato anche Giuseppe Sommese, capolista della lista Forza Italia, Biagio Esposito capolista di Noi Liberi, Giuseppina Amorino, della Lista Insieme per Somma Amalia Borrelli capolista de Giovani per Somma e Ciro Cimino, delegato della lista Alleanza per Somma.
‘’Rappresentano alle Signorie Vostre illustrissime che, secondo le segnalazioni pervenute da parte di elettori, durante lo svolgimento delle elezioni amministrative del 25 maggio 2014 per il rinnovo della carica di sindaco di componenti consiglio comunale di Somma Vesuviana sono state poste in essere attività finalizzate ad ottenere preferenze per candidati in cambio della corresponsione di somme di denaro e buoni pasto carne e pesce ed addirittura in cambio della cessione di sostanze stupefacenti. In particolare, si è appreso che diversi tossicodipendenti, dopo aver ricevuto in più punti di Somma Vesuviana (rione Trieste presso la chiesa Costantinopoli, Casamale, Parco Fiordaliso in via San Sossio e via Nola) la dose di sostanza stupefacente in cambio della promessa di voto, sarebbero stati prelevati ed accompagnati, a bordo di autovetture private, al seggio elettorale di loro pertinenza. A riscontro di tali fatti, si pongono all’attenzione delle S.V. le notizie pubblicate da diversi organi di stampa (cfr Metropolis, La Provincia Online del 28 maggio), secondo le quali sono state ritrovate e sequestrate schede elettorali originali, firmate e timbrate, relatve alla competizione elettorale in corso.
Tutto ciò posto, i sottoscritti chiedono alle Signorie Vostre Illustrissime di svolgere le necessarie indagini volte ad accertare l’eventuale commissione dei gravissimi fatti esposti e di voler adottare i provvedimenti che si riterranno utili ad evitare la reiterazione di condotte illecite che alterino (come purtroppo già successo) una libera e democratica competizione elettorale, in previsione del turno del turno di ballottaggio previsto per il prossimo 8 giugno’’.

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