lunedì 16 Settembre 2024
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Somma Vesuviana:Parco Verde al comune. Ed è bagarre in aula

Somma Vesuviana. Una delle principali regole non scritte di un amministratore che vuol rafforzare i propri consensi è : lo sconto delle cambiali (metaforiche s’intende) contratte durante la campagna elettorale. E’ partendo da questo principio che si capisce l’entità e la portata dell’atto che ieri è stato votato dalla maggioranza in un consiglio comunale abbastanza anomalo. Anomalo perché all’appello mancavano i capigruppo dei quattro partiti di maggioranza: Nunzio Iorio(Mpa), Antonio Parisi(Lista Cuore), Sergio D’Avino (Adc) e Antonio Granato (Pdl). Se è stata una coincidenza o una forma di protesta per la gestione troppo “decisionista e solitaria” del sindaco Raffaele Allocca (il copyright è di un consigliere del Pdl) lo scopriremo a breve giro. Fatto sta che da ieri il Parco Verde, quell’area residenziale che si trova in via Pomintella al confine tra Somma Vesuviana e Sant’Anastasia, è difatti stato comunalizzato. Ossia la manutenzione delle strade e dell’illuminazione passa dalla gestione privata dei residenti (che non sono mai stati d’accordo tra loro su niente, manco su una lampadina) a quella pubblica comunale. Tale provvedimento ha suscitato i malumori dell’opposizione. Arturo Rianna, uscito dal torpore politico che ne ha contraddistinto la prima fase consiliare, ha espresso “Stupore disarmante per l’argomento all’ordine del giorno nel quale si riscontra l’istituzionalizzazione del malcostume italiano”. Il consigliere ha detto ciò in riferimento ad una lettera-petizione firmata dai cittadini del luogo in cui trapela un evidente “Sindaco ti abbiamo votato e di conseguenza ci aspettiamo la demanizzazione delle strade. Una cosa- sempre secondo Rianna- che fa fare a questa collettività un passo indietro di 1000 anni”. Piccata la risposta del sindaco Allocca il quale ha posto in evidenza la “genuinità e la sincerità amministrativa nel risolvere i problemi di questo paese. La richiesta fattami rispetta i crismi della legalità e nasce dal tentativo di risolvere il problema dell’insicurezza nel parco Verde”. Quindi le contrade che non l’hanno votato in massa devono pensarsi abbandonate ed insicure? Ma battute a parte l’assise si è infiammato dopo l’intervento di Luigi Aliperta (Udc) il quale ha affermato “Che sono diversi quartieri che hanno di queste problematiche ed era meglio eseguire un piano che comprendesse tutte le zone sensibili”. Inoltre “visti i risultati ottenuti per la manutenzione attuale delle strade immaginiamo come saranno tenuto quelle del Parco Verde”. A questo punto il primo cittadino è scattato in piedi ed ha affermato “che lui può spendere 500.000 euro per la manutenzione delle strade” chiudendo poi con la storia “della cacciata dei mercati del tempio”. Una sorta di autogoal visto che qualcuno gli fa notare che alcuni dei mercanti, nonché firmatari della sua sfiducia, siedono proprio tra i banchi della sua maggioranza.
Superato lo scoglio il resto del consiglio è filato, ma due brevi annotazioni vanno fatte. La prima è per la maggioranza. Pasquale Auriemma è passato ufficialmente nel Pdl(anche se lo stesso consigliere non ha mai abbondato An di cui è stato uno dei fondatori sommesi). Peccato che però oltre alle accuse di trasformismo, per il salto della quaglia dalla minoranza all’opposizione, si è beccato anche il rimbrotto dell’Adc, gli ex di Progetto Somma,secondo il quale “Non si può non evidenziare la contrarietà all’entrata in maggioranza di soggetti eletti in liste opposte”. La seconda riflessione va all’opposizione. Ancora assente Luigi Pappalardo dei socialisti. E non se ne capisce il motivo. Presenti, ma allo sbando tutto il resto. Soprattutto il Pd dei proclami e delle primarie, docile e mansueto (e in alcune sue componenti stranamente silenzioso) come un agnellino. Forse, Arturo Rianna, in quel caldo mese d’aprile dell’anno scorso ha saltato davvero un bel fosso.

Gaetano Di Matteo

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