Somma Vesuviana.”La farmacia comunale a Somma Vesuviana si farà”. Ad ammetterlo è, nella giornata di venerdì, il sindaco Raffaele Allocca (Pdl) che così mette fine alla girandola di voci che si sono susseguite sul destino dell’ottava farmacia comunale la quale è pronta per aprire i battenti al civico 126 di via Mercato Vecchio. Ad uscire “sconfitti” (perché a loro era stato promesso il contrario nell’ultima campagna elettorale) da questa vicenda i farmacisti sommesi i quali in un comunicato ufficiale avevano dichiarato: “Non abbiamo problemi con l’istituzione dell’ottava farmacia, anzi ci si aspetta che si avvii la procedura per la nona, ma il problema è la sua collocazione che si allontana dall’idea originaria d’impiantarla nell’antico borgo del Casamale”. Si perché l’area pur rientrando nel territorio del Casamale in realtà è ben lontana dall’antico borgo e dista poco più di 200 metri da altre due farmacie che sorgono in pieno centro cittadino. Un triangolo che accentua una strana ed inutile concorrenza visto che altre zone di Somma (Casamale e Cupa di Nola)sono scoperte di questo essenziale servizio. I primi vagiti dell’ottava farmacia risalgono al 2002. E’ l’allora amministrazione D’Avino a richiedere il diritto di prelazione( ossia la facoltà di preferenza rispetto ad altri comuni sull’apertura di una nuova farmacia) alla regione Campania. Con un successivo atto deliberativo, nel settembre del 2005, l’amministrazione aderisce al consorzio C.I.S.S. (consorzio intercomunale per i servizi socio sanitari) anche se sembra che ad oggi non ci sia traccia del versamento di 1000 euro per l’adesione allo stesso consorzio.
La storia recente vedono sia la prima che la seconda amministrazione Allocca partecipe nella questione farmacia. Il 26 novembre 2007 gli organi regionali competenti richiedono la documentazione necessaria per esercitare il diritto di prelazione sulla sede farmaceutica entro 60giorni pena la decadenza. La risposta alla documentazione, da parte del sindaco Allocca, arriva nel maggio del 2008, nel pieno della campagna elettorale, ed è un atto di rinuncia al diritto di prelazione e quindi alla farmacia. Un mese dopo, nel giugno 2008, la regione Campania con una nota ufficiale prende atto di tale volontà e dichiara decaduto il diritto di prelazione. Nel frattempo,nonostante siano tutti convinti del contrario, i lavori continuano nella sede individuata(nel bilancio preventivo del C.I.S.S. l’apertura ha anche una data: 1 Gennaio 2009) e nel novembre 2008 arriva una lettera della Regione che comunica che c’è ancora disponibilità di prelazione perché, dal comune di Somma Vesuviana, non è arrivato alcun atto deliberativo contrario. L’atto di rinuncia, nelle successive deliberazioni della giunta comunale nel mese di dicembre, non arriva. Così ad oggi, pur manifestando l’intenzione da parte dell’amministrazione di aprirla, continuano a rincorrersi le voci secondo cui ciò non avverrà . A questo punto, attendendo delucidazioni dagli organi competenti chiusi a riccio sulla questione, manco fosse un segreto di Stato, una riflessione banale va fatta. Comunque vada, e cioè che si apra o meno, ad essere danneggiati saranno i cittadini del Casamale i quali con tutta probabilità dovranno rinunciare al “sogno decennale” di avere nel loro quartiere una farmacia.
Gaetano Di Matteo
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