Somma Vesuviana. I carabinieri della locale stazione sommese, coordinati dal comandante Raimondo Semprevivo, hanno notificato un’ ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giovanni Mautone, responsabile dell’ufficio contravvenzioni del comando di via San Giovanni de Matha. Per il vigile, reo di falso materiale, falso ideologico e truffa, sono scattati gli arresti domiciliari così come decretato dal gip Roberta Zinno dopo le indagini del pm della Procura nolana Giuseppe Visone. I fatti che hanno portato all’arresto del vigile urbano risalgono al 2009 e sono relativi al completamente di via Gino Auriemma, la strada che costeggia le mura Aragonesi del Casamale ed alla quale è stato rifatto in sampietrini il manto stradale. Qui, terminati i lavori, la ditta edile di Ottaviano, aggiudicataria dell’appalto aveva lasciato alcuni calcinacci ed alcuni rifiuti in strada, nonostante quest’ultima fosse stata aperta al pubblico. A quel punto, sollecitato da alcuni cittadini della zona era intervenuto il denunciante (un collega dell’arrestato), in quel periodo destinato in servizio proprio nel Borgo Antico come vigile di quartiere. Ed era stato lui a comminare una multa di circa 800 euro alla ditta aggiudicataria dei lavori. La multa però, stando alla denuncia fatta ai carabinieri dello stesso vigile urbano, sarebbe stata archiviata in autotutela amministrativa senza che ve ne fosse alcun motivo. A quel punto furono avviate le indagini prima dai militari dell’Arma e poi dalla Procura bruniana. Per questa stessa vicenda restano indagati il Maggiore dei vigili urbani Vincenzo Di Palma ed il responsabile della ditta aggiudicataria dei lavori di via Gino Auriemma. Non solo, ma lo stesso Mautone è stato accusato di truffa. Questo perché, secondo le prove acquisite dai magistrati, ha cancellato alcune multe. O meglio, cambiando una lettera o un numero nella targa delle auto multate dai suoi colleghi, faceva risultare nullo il provvedimento amministrativo. Questo avrebbe provocato un mancato profitto da parte delle casse dell’ente pubblico e da qui la condanna per truffa. Si riaccendono dunque i riflettori sul comando di polizia municipale di Somma Vesuviana guidato dal Maggiore Vincenzo Di Palma. Prima gli avvisi di garanzia sul groppone dello stesso comandante (tanto che il suo caso è stato oggetto di un’interrogazione parlamentare del Pd al ministro dell’interno Maroni e della quale non se n’è mai conosciuto l’esito), poi l’indagine aperta qualche mese fa nei confronti di un altro vigile reo, secondo gli inquirenti, di non aver posto dopo un accertamento i sigilli ad un manufatto abusivo, sequestrato successivamente dai carabinieri. Ora gli arresti domiciliari per Giovanni Mautone.
Gaetano Di Matteo
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