venerdì 20 Settembre 2024
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Somma Vesuviana. Tre arresti della Polizia per droga e ricettazione

Somma Vesuviana. Lo hanno arrestato ieri mattina mentre era nella sua abitazione, sorpreso l’uomo è finito presso la casa circondariale di Poggiorele. A mettere a segno il fermo gli uomini della squadra investigativa del Commissariato San Giuseppe Vesuviano, coordinati dal Dirigente la dr.ssa MariaRosaria Napolitano, che hanno fatto scattare le manette ai polsi per Francesco Pirozzi, 42enne di Somma Vesuviana, su ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Roma. Il provvedimento dispone l’espiazione della pena di due anni, cinque mesi e 19 giorni di reclusione, nonché il pagamento di una multa di 15.822,84 euro. Pirozzi è stato ritenuto colpevole per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato rintracciato presso la propria abitazione di Via Marina e subito dopo la notifica del Provvedimento, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Poggioreale. Nella stessa mattinata gli stessi uomini del commissariato hanno arrestato Giovanni Duraccio, 48enne sangiuseppese e Olecsej Los, 33enne ucraino, in quanto indiziati in concorso tra loro del delitto di ricettazione. Il fermo è stato l’epilogo di una lunga e minuziosa attività d’indagine condotta dal Commissariato San Giuseppe, finalizzata a contrastare il diffusissimo fenomeno della ricettazione e del riciclaggio degli autoveicoli. Proprio in giornata, gli investigatori avevano avuto la certezza dell’esistenza in Via Muscettoli, di una baracca dove venivano portate, occultate per un certo periodo, poi smontate e rivendute, autovetture di provenienza furtiva. Supposizione rilevatasi reale. Quando i militari hanno fatto irruzione per i due malviventi nessuna possibilità di fuga. Infatti,dopo attenti controlli i poliziotti hanno scoperto che si trattava di una Fiat Nuova 500, priva del numero di telaio nonché delle targhette identificative normalmente impresse sul lato posteriore del mezzo dalla casa costruttrice e sicuramente asportate per impedire l’identificazione del mezzo e del legittimo proprietario. Giovanni Duraccio e Los Olecsej sono stati pertanto sottoposti a fermo.Duraccio, per lo stesso reato, era stato già condannato nel 1997 dal Tribunale di Nola ad un anno e 4 mesi di reclusione. Il cittadino ucraino è stato invece trovato privo di documenti di identificazione o che ne giustificassero la permanenza sul territorio italiano.

Giovanna Salvati

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