domenica 22 Settembre 2024
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Somma Vesuviana, solenne concelebrazione nel quarto anniversario della morte di Mons. Raffaele Menzione

Somma Vesuviana – Giovedì 3 maggio alle ore 19:00 nella Reale Chiesa di San Domenico, il Vicario Episcopale Mons. Luigi Mucerino concelebra la Santa Messa nel quarto anniversario della morte di Mons. Raffaele Menzione, tornato al Padre il 2 maggio 2008.

Mons. Menzione era nato a San Giuseppe Vesuviano (Na) il 21 marzo 1920 e ordinato Sacerdote il 17 giugno 1945. Nominato parroco di San Giorgio Martire il 10 agosto 1947, dopo il superamento di un concorso indetto dalla Curia Vescovile di Nola, diviene in seguito Cavaliere e Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il 14 giugno 2003 dal Vaticano arrivò l’importante onorificenza di Cappellano di Sua Santità con il titolo di Monsignore. Improvvisamente, dopo una vita spesa all’insegna dell’ora et labora, la sua fibra cedette e il suo corpo rimase privo dell’anima che volò in cielo per iniziare la vita d’amore che non ha termine: era il 2 maggio 2008.

Sembra giusto ricordare questo grande personaggio nel IV anniversario della sua morte e nell’occasione ho voluto pubblicare la testimonianza del Dott. Giuseppe Auriemma, Presidente dell’associazione “Giovani per un Mondo Unito” di Somma Vesuviana:

“”Mons. Raffaele rimane una presenza significativa nella vita di diverse generazioni di giovani della nostra città. Sin dall’inizio del suo apostolato come parroco, ha sempre avuto a cuore le ansie, le difficoltà e le aspirazioni delle nuove generazioni. A loro ha dedicato gli anni d’insegnamento nella scuola e una continua azione pastorale, incoraggiando, sostenendo e accompagnandoli nel cammino di fede. Ha sempre dedicato a loro uno spazio, favorito progetti educativi e percorsi di vita ecclesiale.
Il suo ricordo attraversa anche la mia vita fin dall’infanzia. Da lui, come tanti, ho ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana del Battesimo e dell’Eucarestia e in particolare la sua amicizia paterna, il continuo esortarmi a proseguire nella realizzazione piena della mia vita, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Ai giovani in occasione del suo 60 di sacerdozio, nel giugno del 2005, ha scritto: …ho cercato di comprendervi e di aiutarvi a risolvere i problemi che vi assillano e non vi fanno trovare quella pace profonda per la quale sempre sospirate. Avete ragione! Posso affermare, senza tema di mentire, che il grande travaglio dei giovani l’ho vissuto e lo vivo in prima persona. Coraggio! Chi potrà riempire il cuore di voi giovani, inquieto che sospira di amare e essere amato; di comprendere e essere compreso, pieno di fiducia e di affetto? È una sete che niente al mondo potrà estinguere se non il vostro unico e vero amico: Gesù.
Ecco, in sintesi, la sua eredità che lascia a noi e alle nuove generazioni. In un mondo spesso incrinato di solitudine e di esasperato egoismo, nel quale i giovani vivono dis-orientati, acquista attuale incidenza questa proposta a guardare e trovare il vero amico in Cristo la Via, la Verità e la Vita””.

Alessandro Masulli

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