Somma Vesuviana. Il centrodestra ha letteralmente sbaragliato il centrosinistra a Somma Vesuviana. Stefano Caldoro infatti ha raccolto il 69,04 per cento delle preferenze contro il 28,83 del suo avversario Enzo De Luca che in soldoni fanno 12 mila e passa preferenze per il neo presidente contro le 5 mila o poco più del sindaco di Salerno. Tra la (solita) moltitudine di candidati sommesi solo Paola Raia è riuscita ad assicurarsi un seggio presso la torre del centro direzionale, sede del Consiglio regionale appunto. La 39 enne imprenditrice infatti con ben 19060 preferenze (di cui 3046 a Somma) sarà la prima donna sommese a rappresentare la cittadina all’interno di Istituzioni elettive sovracomunali.Ora bisognerà capire se e come cambieranno i rapporti di potere all’interno del Popolo delle Libertà sommese. Non ce l’ha fatta invece l’altro grande favorito della vigilia Carmine Mocerino. Difatti, il consigliere regionale uscente dell’Udc, nonostante abbia quasi raddoppiato i sui voti (15295 di cui 2283 a Somma) rispetto all’ultima tornata elettorale regionale, è risultato essere il primo dei non eletti nella lista dell’Unione di Centro. Restano al palo anche gli altri candidati locali. I due consiglieri comunali, Mauro Polliere e Pietro Corcione, hanno raccolto rispettivamente 925 (449 locali) e 2905 (826 nella cittadina sommese) preferenze. Antonio Demitry per il Pdl ha raccolto invece 924 voti a fronte di 5807 totali. Luigi Raiola de La Destra ha messo insieme 132 voti totali. A sinistra l’unico candidato locale era Salvatore Esposito il quale, nella cittadina ai piedi del Monte Somma, ha raccolto 424 preferenze. Buone affermazioni da parte dei candidati non sommesi del Pdl. Ermanno Russo, candidato di bandiera di buona parte dell’amministrazione Allocca, ha raccolto 1400 preferenze, mentre invece Luciano Schifone e Gennaro Nocera di voti ne hanno rastrellato 458 il primo e 419 il secondo. Discreto invece Massimo Ianniciello con i suoi 276 voti. Meno brillante di quanto si pensasse è stato invece il risultato di Fulvio Martusciello il quale si è portato a casa 386 voti. Nell’Udc spiccano i voti della Pisacane (343) e di Federico Alvino(300). Quest’ultimo, stando ad insistenti voci, sarebbe stato caldeggiato prima, e votato poi, da uno o più consiglieri comunali del Pdl. Anche Barbato junior ha raccolto la sua piccola porzione di voti. Per la precisione, il giovane neo consigliere regionale di maggioranza, è stato votato da 317 “sommesi”. Roberto Conte, il candidato più controverso di queste regionali, ha avuto 337 voti. Maluccio il Pd che non presentava un proprio candidato locale. Difatti la locale sezione del Partito democratico ha espresso appena 2556 preferenze. Tra i candidati quello che ha preso più voti è stato l’ex sindaco di Ercolano Nino Daniele (votato dagli ex diessini) con le sue 313 preferenze. Dietro di lui Michele Caiazzo (290) e ed Antonio Amato (259).
Ed è proprio dal Partito democratico che sono giunte le sorprese più clamorose di questa tornata elettorale nella nostra area. Due i casi eclatanti di esclusione dal Consiglio regionale: Michele Caiazzo, consigliere regionale uscente il quale, con 12 mila voti, è risultato essere il primo dei non eletti della sua lista dei democratici. Mentre l’altro grande escluso è il suo collega di Partito Sebastiano Sorrentino il quale si è fermato a 11796.
Gaetano Di Matteo
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