Una relazione sentimentale durata pochi mesi e che rischiava di rovinargli la vita. Su questo aspetto avevano improntato il loro ricatto due uomini ed una donna, finiti in manette dopo un rocambolesco inseguimento. Per i tre l’accusa è di estorsione aggravata, tentato omicidio, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Già perché oltre a ricattare un imprenditore dal quale volevano intascare 20mila euro, per sfuggire alla cattura hanno anche travolto con la loro auto un maresciallo dei carabinieri mandandolo in ospedale. In cella sono finiti I. K., di nazionalità Ucraina, 28enne e V. S., 33 anni, idraulico entrambi incensurati, D. P., 56 anni, pizzaiolo già noto alle forze dell’ordine, tutti residenti a Somma Vesuviana. A fermarli i carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana insieme a colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castello di Cisterna. Qualche tempo fa la giovane straniera, regolarmente in Italia e domiciliata a Somma, aveva conosciuto un 56enne di Pomigliano d’Arco già sposato, e con lui aveva allacciato una breve ma intensa relazione. Si erano spesso incontrati anche in luoghi pubblici, e nel corso dei loro “ tête-à-tête” i due uomini arrestati dai militari li avevano fotografati per avere il materiale su cui basare il loro ricatto. L’uomo poi non era più riuscito a mettersi in contatto con la giovane, un giorno riceve una telefonata “C’è un pacco per te” gli dice l’ignoto interlocutore, ed infatti poco dopo trova le gomme della sua auto tagliate e sul parabrezza una busta gialla. All’interno vi erano delle fotografie che ritraevano la coppia clandestina seduta ad un tavolo di un bar e di un ristorante e una lettera che gli intimava di pagare 20mila euro, altrimenti avrebbero reso pubbliche le altre foto. L’uomo però decide di non cedere ai ricatti e si rivolge ai carabinieri, ieri i 2 uomini avevano fissato un incontro con l’imprenditore per estorcergli la somma pattuita. Nel tardo pomeriggio di venerdì, quasi emulando i film d’azione, avevano fissato la consegna del denaro, in via Coscialonga a Sant’Anastasia, una zona di aperta campagna dove sapevano che passano raramente auto. L’imprenditore, stando alle loro indicazioni, doveva percorrere la statale 268, fermarsi su di un cavalcavia e lanciare la busta all’uomo che aspettava sotto. Ma lì ad attenderli c’erano anche i carabinieri appostati. La donna si era nascosta su di un albero, camuffandosi con una parrucca nera era riuscita a fuggire portandosi via la busta, mentre i due uomini per sfuggire alla cattura hanno travolto il comandante della Stazione di Somma, il maresciallo Raimondo Semprevivo che viaggiava in sella a una moto di copertura, è dovuto ricorrere alle cure mediche, per lui una prognosi di 20 giorni. Per bloccare la folle corsa, due carabinieri hanno sparato contro le gomme della vettura in fuga riuscendo finalmente a fermare i ricattatori. Gli uomini sono stati arrestati e la giovane raggiunta a Marigliano, frazione Faibano, dove si era rifugiata a casa di un’amica. Lì sul letto una valigia, alcuni indumenti forse preparava la fuga, e la parrucca bruna che aveva usato per camuffarsi al momento dell’appuntamento. Il denaro è stato restituito al 56enne, e i tre sono finiti nel carcere di Poggioreale e Pozzuoli.
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