Apprendiamo della vicenda delle infiltrazioni d’acqua nelle aule scolastiche del plesso elementare “don Minzoni” e restiamo abbastanza sconcertati. Sconcertati perché riteniamo che il diritto allo studio delle nostre giovani generazioni debba camminare a braccetto con la dignità dei luoghi in cui esso viene esercitato. Sconcertati perché riteniamo inverosimile che, ad un anno dall’inaugurazione in pompa magna da parte delle autorità, un istituto scolastico presenti ancora queste gravissime “criticità”. Sconcertati perché dal settembre dello scorso anno, e nonostante ripetute sollecitazioni di dirigenti scolastici, genitori e professori, dal Comune non sono state adottate le efficaci misure per mettere a norma il plesso. Sconcertati perché vorremmo capire quale sia il criterio di gestione degli appalti pubblici, dei cantieri e delle opere pubbliche che i cittadini sommesi contribuiscono a realizzare versando le proprie tasse. Ma siamo anche sconcertati per l’enorme senso di impunità che ha circondato la nostra classe dirigente in questa vicenda. Dov’è è in questi frangenti l’assessore ai Lavori Pubblici? Dov’è il dirigente al ramo del Comune di Somma Vesuviana? E’ possibile che, attraverso quanto dichiarato dal sindaco alla delegazione dei genitori, a pagare sia solo la ditta esecutrice dei lavori? E chi avrebbe dovuto controllare e garantire che nessun problema affliggesse le aule della don Minzoni non pagherà scotto? Noi cittadini siamo stufi di questa gestione approssimativa della cosa pubblica. Siamo stufi di dover convivere con dei politici e dei tecnici incapaci di dare a questa cittadina una parvenza di “normalità”. Perché qualcuno dovrebbe spiegare al nostro primo cittadino Allocca che, avere delle aule sicure, pulite e nelle quali non piova acqua dal soffitto non è la straordinarietà, ma la normalità più assoluta dell’esercizio del diritto allo studio.
Movimento Primavera per Somma, Movimento politico giovanile Onda Bianca
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